La diagnosi parlava di tumore maligno e quindi lo hanno sottoposto all’asportazione di mezzo polmone che, però, era sano. La vicenda risale al 2015 ed è tornata d’attualità dopo che Vincenzo La Fata, 61 anni di Partinico, è stato ospite della trasmissione “Pomeriggio cinque”.

“È tutto vero, mi hanno fatto mille esami, tutti negativi, ma loro volevano capire cosa fosse nonostante io dicessi che era un nodulo che mi porto dietro da quando ho dieci anni”, racconta l’uomo a Barbara D’Urso. “Dalla biopsia uscì fuori che era un tumore maligno al polmone. Quando ti dicono una cosa del genere decretano la tua fine, avevo addirittura scelto la mia bara…”, continua Vincenzo La Fata. “Sto imparando a vivere con questa menomazione ma il problema più grosso ce l’ho nella mia testa, a distanza di un anno e mezzo io rivivo la mia operazione”.

Vincenzo La Fata, impiegato regionale, ha denunciato i medici dell’Ismett che adesso sarebbero indagati. “Sono convinto anche io – sottolinea La Fata – che l’Ismett sia un ospedale di eccellenza, ma con me hanno sbagliato”. Dall’Ismett respingono tutte le le accuse e spiegano: “la parte del polmone asportata era gravemente malata e non funzionante e quindi l’intervento era necessario”.