Un assalto nella notte nella ditta immobilizzando un agente di sorveglianza. E’ successo nel cantiere palermitano della ditta Di Bella Costruzioni, azienda di Catania che sta eseguendo lavori per milioni di euro a Palermo.

I rapinatori hanno immobilizzato un agente di sorveglianza, imbavagliato, legato e sottratto la pistola in via Tommaso Natale, rubando mezzi, attrezzature, cavi, telecamere e impianto di videosorveglianza.

Parla il titolare

“Si tratta di una squadra specializzata – dichiara il titolare della ditta – Adesso si dovranno interrompere le attività lavorative in quanto è stato rubato tutto il cavo necessario al lavoro e i mezzi d opera. I lavori riguardano due lotti per l’efficientamento energetico della pubblica Illuminazione della città di Palermo in fase di ultimazione per un valore di oltre dieci milioni di euro. Siamo nel Far West. Dopo oltre 10 denunce di furto sui cavi di pubblica illuminazione per oltre 100 mila euro ora passano ai magazzini. Necessita che lo Stato intervenga ci sentiamo abbandonati. Il mio personale ha paura ad andare in cantiere e siamo con la vigilanza armata”.

Adesso la ditta dovrà interrompere le attività lavorative. La banda ha infatti portato via tutto il cavo necessario ai cantieri e i mezzi. La Di Bella stava effettuando i lavori di due lotti per l’efficientamento energetico della illuminazione pubblica di Palermo. Lavori che erano già in fase di ultimazione. Importo oltre dieci milioni di euro.

Il precedente della rapina col martello

Un’altra rapina era stata messa a segno l’altro ieri pomeriggio in corso Calatafimi dove due uomini incappucciati hanno preso di mira il negozio di telefonia Tim che si trova all’altezza di via Gino Marinuzzi.

Sull’episodio indagano i carabinieri che hanno acquisito le immagini riprese sia dalle telecamere del circuito interno che da quelle piazzate insieme strada.

Secondo una prima ricostruzione i rapinatori hanno fatto irruzione e, dopo aver minacciato i lavoratori, uno ha svuotato la cassa mente l’altro si è occupato degli iPhone esposti in vetrina di ultima generazione. Con una tronchese ha tranciato i cavi di sicurezza e poi ha preso quattro dispositivi per un valore di circa 6 mila euro.

A quel punto i due sono fuggiti a bordo di uno scooter. Dopo una telefonata al 112 sono arrivati dalla vicina caserma i carabinieri del Nucleo radiomobile che hanno ascoltato il racconto delle vittime, invitate poi a sporgere denuncia, e avviato le ricerche in zona.

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