Si è celebrata ieri, presso la V sezione del Tribunale monocratico di Palermo, l’udienza predibattimentale del processo a carico dei 17 dipendenti Rap imputati dei reati di truffa aggravata e false attestazioni.

La Rap, come annunciato ad ottobre 2023, quando l’indagine divenne di dominio pubblico, si è costituita parte civile nei confronti di tutti gli imputati chiedendo, ad ognuno, il risarcimento totale del danno patrimoniale cagionato all’azienda, compreso il danno di immagine.

I reati

I reati contestati agli imputati, che erano soliti allontanarsi dal posto di lavoro, senza giustificazione alcuna e in maniera prolungata, per attività non connesse allo svolgimento dei propri compiti, sono state accertate da una articolata indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Piazza Verdi, sotto il coordinamento della Procura.

In attesa dell’udienza, fissata per il 12 aprile prossimo, più della metà degli indagati ha già anticipato la richiesta di messa alla prova.

Duro il commento del presidente della RAP Giuseppe Todaro, che annuncia “provvedimenti disciplinari durissimi per il danno patrimoniale e di immagine”. “Noi – aggiunge Todaro – andremo avanti per la nostra strada e non faremo nessuno sconto a chi infanga l’azienda. Tanto più per i casi di assenteismo che, oltre a danneggiare l’azienda, sono un affronto e un’offesa nei confronti dei tanti lavoratori onesti che ogni giorno fanno il loro dovere con abnegazione e rispetto della città”.

Tutto rimandato per l’assunzione alla Rap

Per l’assunzione dei 46 nuovi autisti a Rap bisognerà aspettare ancora. Roberto Lagalla incontra i sindacati della società Partecipata del Comune. Come preannunciato qualche giorno fa dalla redazione di BlogSicilia, il primo cittadino ha tenuto un vertice con i rappresentanti dei lavoratori di piazzetta Cairoli a Palazzo Palagonia. Sul tavolo le “promesse” fatte dall’ex Rettore lo scorso 26 gennaio, ultimo momento di confronto fra il Comune e i dipendenti di Rap.

Lagalla incontra i sindacati Rap

L’incontro è iniziato intorno alle 14. Presenti tutti gli attori principali coinvolti in uno dei capitoli più caldi per l’Amministrazione Comunale. L’ultimo ad arrivare è stato il sindaco, giunto a Palazzo Palagonia intorno alle 15. Tanti gli argomenti che sarebbero stati toccati durante la riunione. Prima fra tutti la questione relativa all’assunzione dei 46 nuovi autisti. Momento che era atteso fra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, così come ipotizzato nella precedente riunione di fine gennaio. Secondo fonti sindacali, con ogni probabilità, l’ingresso di nuove unità in azienda slitterà intorno a metà aprile, data per la quale dal Comune dovrebbero completare tutti gli atti propedeutici all’aumento di personale.

In tal senso, sarà necessario comunque un passaggio in Giunta, anche se con ogni probabilità si dovrà attendere l’iter relativo al piano di risanamento dell’azienda. Documento di cui si dovrebbe occupare il commissario Zes Carlo Amenta e sul quale, da fonti presenti al tavolo, si registrerebbe un’accelerazione. Dalla riunione filtrano inoltre notizie sul Pef Tari. Al momento, si attende comunque il pronunciamento della SRR sul documento grezzo presentato da Rap. Atto che, una volta approvato, darà trenta giorni di tempo per modificare il contratto di servizio, altro elemento chiave delle interlocuzioni fra sindacati, azienda e Comune di Palermo.

Focus anche sugli investimenti dei prossimi anni. Secondo quanto riferito ai sindacati durante la riunione, si parla di una cifra vicina ai 60 milioni di euro. Risorse alle quali si dovrebbero aggiungere altri cinque nuovi CCR (Centri Comunali di Raccolta). Novità anche sulla prossima fase della raccolta differenziata. L’operazione, finanziata con i fondi PON Metro, dovrebbe partire ufficialmente fra aprile e settembre. Fatto che permetterà inoltre l’impiego dei nuovi mezzi a disposizione di Rap, al momento rimasti fermi in rimessa. Parentesi finale sullo stato di salute della discarica di Bellolampo. Luogo nel quale, a breve, conferiranno anche i 14 comuni della Provincia dirottati su Palermo dopo la chiusura dell’impianto di Trapani. A preoccupare è soprattutto la capienza residua della prima tranche della settima vasca. Nello specifico, non si è parlato di numeri. Ma, filtra dal tavolo, sarebbe stato chiesto un incontro alla Regione Siciliana.

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