Torna lo spettro di un possibile aumento della Tari. Ieri, in casa Rap, il management dell’azienda guidato dal presidente ha incontrato le organizzazioni sindacali. Un fronte convocato in due tavoli distinti e separati. Nel primo, l’esponente del CdA ha incontrato i rappresentanti della Cisl. Dopodichè, circa tre ore dopo, è toccato ai sindacalisti di Cgil, Uil e Fiadel. Tanti i temi affrontati: dalle progressioni di carriera alle assunzioni di nuovo personale, passando per i grandi temi che interessano l’azienda. Fra questi, lo stato dei lavori sulla seconda tranche della VII vasca e la redazione del Pef Tari.

Aleggia un aumento del Pef Tari

Argomento, quest’ultimo, che risulta fra i temi più caldi dell’agenda politica palermitana. Un atto atteso dopo che, quello varato il 12 gennaio scorso, era stato ritirato dallo stesso presidente di Rap. Documento redatto tenendo conto delle indicazioni Arera sull’inflazione e che prevedeva un adeguamento della cifra richiesta per il biennio 2023-24. Numeri che si traducevano in un +4,5% per il 2023 e in un +8.8% per il 2024. Aumenti, quest’ultimi, che secondo gli adetti ai lavori, sono difficilmente evitabili. Ma l’utilizzo del passato non è casuale visto che, qualche settimana fa, il presidente Giuseppe Todaro ha comunicato che si sarebbe proceduto al varo di una nuova delibera sul Pef Tari.

Atto che il presidente di Rap ha confermato essere in corso di redazione. La scadenza del 30 aprile si va piano piano avvicinando e da Palazzo delle Aquile, già da qualche settimana, premono per avere cifre certe. Al momento, di dati ufficiali non ce ne sono, anche se un primo elemento numerico indicativo filtra in una nota che i rappresentanti di Cgil, Fiadel e Uil hanno emesso ieri congiuntamente ai propri lavoratori Rap iscritti nei sindacati di competenza. Documento emesso nella giornata di ieri, 19 febbraio, e nel quale si parla di un importo che “la società stima essere intorno ai 130 milioni di euro”.

“Con la amministrazione Lagalla la Tari rischia di aumentare e la città in termini di decoro e pulizia fa passi indietro”, ha dichiarato a tal proposito il capogruppo del M5S Antonino Randazzo a proposito dei numeri forniti dai sindacati ai lavoratori di Rap. Dato che, se confermato, farebbe registrare un +27 milioni di euro rispetto al Pef Tari approvato lo scorso anno. Un inversione di tendenza rispetto a quanto accaduto dodici mesi fa, quando addirittura la cifra approvata dal Consiglio Comunale, su indicazione della Giunta, era addirittura scesa rispetto al 2022, passando da un complessivo ammontare di 130 milioni ai 125 milioni finali (di questi, 103 rappresentano appunto il corrispettivo diretto a Rap). Ma per avere un dato definitivo bisognerà comunque aspettare la nuoava delibera del CdA di Rap.

Le novità sul fronte delle assunzioni

Altro tema caldo della riunione ha riguardato le futuri assunzioni all’interno di Rap. Come è noto, vi sono due procedure per implementare l’organico di Rap. Una riguarda l’ingresso di 46 nuovi autisti, l’altra l’arrivo di 306 operatori ecologici. Con riguardo alla prima procedura di concorso, la stessa si è ormai conclusa, con la redazione della graduatoria e l’invio delle lettere ai vincitori. Ma per vedere i nuovi operai al lavoro bisognerà attendere alcuni passaggi burocratici. Fra questi il via libera dal CdA di Rap e una delibera di Giunta per dare l’ok definitivo a Rap per agire in tal senso. Una sorta di permesso a partire con gli ultimi adempimenti che dovrebbe arrivare, secondo i sindacati, “la prossima settimana”.

Situazione diverse per gli operatori ecologici. Secondo quanto si legge nella nota interna di Cgil, Uil e Fiadel, “entro il mese di febbraio potrà essere stilata la prima graduatoria dei 3000 del concorso di operatori, in modo da considerare una definizione delle procedure selettive da svolgersi nel mese del prossimo aprile”. Elementi coerenti con quanto dichiarato nelle ultime settimane dagli uffici di piazzetta Cairoli, i quali auspicano una conclusione dell’iter entro il mese di giugno. Ciò con riguardo all’ingresso delle prime 106 unità, ovvero quelle autorizzate dall’approvazione del piano industriale 2019-21.

Mezzi, spazzamento meccanico e diserbi

Altro tema ha riguardato l’utilizzo dei nuovi mezzi a disposizione dell’azienda. Veicoli acquistati con i fondi PON Metro e che verrano messi in circolo “non appena subentrerà il nuovo personale. La società – scrivono i sindacati – ha confermato che saranno immessi in servizio nel mese di aprile, così come previsto nel bando europeo comprensivi di relativi itinerari”. Novità anche sul fronte infrastrutturale, in particolare sullo stato dei lavori sulla seconda tranche della settima vasca di Bellolampo. “Le organizzazioni sindacali hanno chiesto inoltre contezza della capienza residua della settima vasca di Bellolampo, ricevendo le rassicurazioni del presidente che avverrà per tempo l’apertura della settima bis”.

Fatto che permetterebbe di evitare l’ennesima emergenza rifiuti estiva. Un ultimo accenno viene invece fatto sul fronte operativo. Secondo quanto scrivono i sindacati, “i servizi di spazzamento rimarranno in RAP, mentre per ciò che riguarda il servizio del diserbo, che rimane sempre in capo al contratto di servizio di RAP, verrà affidato alla RESET per un tempo limitato di tre mesi, rinnovabili a scadenza per un massimo di un anno”.

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