Lettere a Palazzo Chigi, al ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli fino ad arrivare al gabinetto del Comune di Palermo. È un genitore con figli disabili al terzo livello a lanciare l’allarme sulla mancanza degli operatori Asacom (Assistente all’autonomia e alla comunicazione), servizio che per diritto dovrebbe essere garantito in tutte le scuole di ordine e grado e la cui lacuna mette a dura prova il rientro a scuola dei bambini più fragili
Ogni anno la stessa storia: l’assenza di operatori all’autonomia e alla comunicazione e gli assistenti igienico-sanitari nelle scuole, provoca l’insorgere dei migliaia di famiglie che richiedono maggiori tutele da parte delle istituzioni.
Lo scorso 25 settembre si è svolto un sit-in davanti la sede dell’assessorato comunale alla Scuola in cui, operatori e famiglie hanno richiesto maggiori chiarimenti sull’eventuale reinserimento di queste figure fondamentali tra i banchi scolastici.
Il silenzio delle istituzioni
Giuseppe Adelfio, padre di tre bimbi “speciali”, racconta con amarezza la sua esperienza: “Mia figlia ha difficoltà persino a mangiare da sola. Quando c’era l’operatore, veniva seguita con cura e serenità. Oggi invece è lasciata senza il supporto necessario. È inaccettabile che i nostri bambini vengano abbandonati così, proprio a scuola che dovrebbe accoglierli.”
Sono state inviate diverse Pec a Comune, Regione e ministero. Tuttavia, la situazione rimane bloccata, con servizi che partono sempre in ritardo e mai dal primo giorno di scuola.
Secondo i genitori, tra i quali Adelfio, i bambini più fragili dovrebbero essere i primi a ricevere attenzione e sostegno, non gli ultimi: “Parliamo di disabilità gravi – continua Adelfio – i bambini non possono aspettare la burocrazia. Il supporto deve essere garantito sempre e dall’inizio dell’anno scolastico. Non è un favore, ma un diritto”.
Il sit-in degli Asacom
Tutto bloccato per gli assistenti agli assistenti all’autonomia e alla comunicazione degli studenti con disabilità. A dieci giorni dall’inizio della scuola non si conosce l’inizio delle attività per quanti assistono gli studenti disabili nelle scuole. Oggi si è svolta una protesta del personale davanti all’albero Falcone e alla sede dell’assessorato comunale alla Scuola. Nessuno ha ricevuto convocazione. Al centro delle rivendicazioni la “retribuzione poco dignitosa, i ritardi nell’avvio del servizio e nei pagamenti”
Gli assistenti chiedono così un inquadramento contrattuale adeguato e una maggiore tutela delle loro condizioni di lavoro.
“Gli assistenti all’autonomia e all’educazione – dichiara Dario Chinnici, consigliere comunale e capogruppo di Lavoriamo per Palermo-Grande Sicilia – svolgono un servizio fondamentale nelle scuole, aiutando le studentesse e gli studenti disabili e garantendo il diritto allo studio. Bisogna garantire loro continuità del servizio e risolvere i piccoli e grandi problemi che incontrano quotidianamente, a favore dei ragazzi e delle famiglie. Questa mattina, insieme al consigliere Ninni Abbate e a una delegazione degli assistenti Asacom, abbiamo incontrato l’assessore comunale alla Scuola, Aristide Tamajo, e gli uffici per un confronto che è solo un punto di partenza di un percorso che deve portarci a individuare soluzioni concrete”.
A intervenire sulla questione, l’assessore comunale alla Scuola Aristide Tamajo: “Abbiamo pubblicato le graduatorie con circa 2.800 assistenti, ma la nomina dipende da una pronuncia del Tar su una richiesta di sospensiva presentata da 25 assistenti sullo stato giuridico del personale. Il pronunciamento è previsto per il 10 ottobre. Speriamo che l’istanza venga rigettata in maniera tale da procedere già dall’11 ottobre alle convocazioni per fornire questo servizio alle famiglie”.






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