Su anziani, non autosufficienti, disabili, cioè sulle fasce più deboli della popolazione, “prosegue il silenzio della Regione sia in termini di welfare che di sanità”: lo denunciano, in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil regionali e le rispettive federazioni di categoria, Spi, Fnp e Uilp.

“Attendiamo ancora la convocazione per discutere del piano regionale sulla non autosufficienza– scrivono i sindacati in una nota- così come quella sui temi della medicina territoriale, delle liste di attesa e dell’ ìmpatto del Covid sulla
popolazione anziana con le relative misure che è necessario attivare. Ma – sottolineano- sia dall’assessorato alle politiche sociali che da quello alla sanità non ci sono state risposte: solo impegni ad aprire tavoli che sono ad oggi inesistenti”.

Cgil, Cisl, Uil, Spi, Fnp e Uilp contestano al governo regionale “un atteggiamento di falsa disponibilità che non si traduce in niente di concreto. Noi da ora valuteremo solo i fatti- scrivono- ed è sulla base di questi e sulle risposte che saranno effettivamente giunte che a settembre rilanceremo le nostre proposte e la mobilitazione per sostenerle. Si tratta di argomenti delicati- concludono i sindacati- che riguardano milioni di siciliani che non possono più attendere le risposte necessarie ad affrontare i problemi che li riguardano”.

Proprio di questi giorni la polemica tra Stato e Regione per l’assistenza agli alunni disabili. La Regione ha garantito le risorse necessarie ma si è appellata allo Stato per quanto riguarda la carenza di personale, sopratutto in vista dell’inizio delle scuole.
Il  governo Musumeci ha confermato la totale disponibilità a sostenere finanziariamente i progetti di assistenza igienico-personale nei confronti degli studenti disabili dell’Isola. I servizi – secondo la delibera adottata dalla Giunta della Regione Siciliana – dovranno avere caratteristiche “aggiuntive, integrate e migliorative” per la persona del disabile.

Nell’ambito della loro autonomia economico-finanziaria e organizzativa, dunque, gli Enti locali dovranno garantire il diritto di assistenza dei disabili in termini di qualità del servizio. Il tema, com’è noto, è emerso dopo che il Cga, il 5 maggio scorso, ha affermato essere di competenza dei collaboratori scolastici il servizio di assistenza di base ai disabili, facendo riferimento al contratto nazionale di lavoro.

“La condizione di vita del disabile, le sue aspettative, i suoi diritti e in particolare la difficoltà di inclusione sociale e scolastica – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche sociali, Antonio Scavone – impongono il massimo di tutela nei confronti di tali fragilità. Pertanto, nessuna risorsa sarà ridotta a Comuni e Province, affinchè si continuino a garantire servizi migliorativi e integrativi, aiutando quelle strutture scolastiche che ne faranno richiesta”.

“Una cosa – aggiunge il presidente della Regione Nello Musumeci – è la decisione della magistratura amministrativa, che rispettiamo, altra cosa è la realtà dei fatti. Le scuole in Sicilia non hanno personale specializzato a sufficienza per assicurare un servizio così particolare ai disabili. Si esca fuori da ogni ambiguità e ci dicano le autorità scolastiche come stanno realmente le cose nell’Isola. Non vorrei che all’apertura delle scuole gli studenti disabili dovessero trovarsi senza personale e senza quegli assistenti che negli anni hanno prestato con scrupolo tale servizio. Anche perché di tutto abbiamo bisogno, tranne che di nuovi disoccupati”.