“Sulla intenzione dell’editore del Giornale di Sicilia di licenziare 12 giornalisti ex articolo 1 e di azzerare tutti gli altri contratti ex articolo 2 e 12, seguendo una strada del tutto estranea alle procedure proprie del contratto di lavoro giornalistico”, l’Associazione siciliana della Stampa conferma, in una nota, il giudizio di “irricevibilità” dato dal Cdr.
“La comunicazione dell’editore del Gds, infatti, non tiene in alcuna considerazione il mantenimento di un livello di qualità e di contenuti che garantisca al giornale la sua stessa sopravvivenza.- prosegue la nota – E la pretesa di fare lo stesso giornale con una forza lavoro quasi dimezzata assomiglia più a una mera e vana esibizione di muscoli da parte datoriale che a un concreto piano di ristrutturazione che sia funzionale a un vero e proprio rilancio.
L’Associazione siciliana della Stampa “come sempre nelle precedente vertenze – è al fianco dei colleghi del Cdr e della redazione che, nonostante la disponibilità a una trattativa seria e basata per prima cosa sull’analisi dei bilanci della società (come prescrive la stessa legge 223), continuano a ricevere dall’editore solo dinieghi e ultimatum”.
“I giornalisti non vi si piegheranno certamente ma, condividendo un’unica linea col sindacato che ha sempre inteso dialogare pur nelle difficoltà causate da una crisi senza precedenti – continueranno a ricercare una soluzione la più possibile condivisa – conclude la nota -. Che tenga conto della storia del Gds e della professionalità e della dedizione dei suoi giornalisti e, soprattutto, dei posti di lavoro”.
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