Protestano i lavoratori dell’Ast, a Palermo. Una delegazione dei dipendenti dell’Azienda Siciliana Trasporti ha manifestato questa mattina davanti alla sede istituzionale della presidenza della Regione, posta in piazza Indipendenza. Fra i motivi che hanno spinto i sindacati ad indire la protesta c’è la preoccupazione sul futuro aziendale e i ritardi sul pagamento degli stipendi. Fatto su cui si è registrato quest’oggi un incontro fra l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò e i delegati delle sigle dei lavoratori.

L’incontro fra l’assessore Aricò e i sindacati

Un incontro mirato a rassicurare gli oltre 700 lavoratori dell’indotto. Secondo quanto riferito da fonti sindacali, l’Ast avrebbe provveduto a presentare il piano industriale 2024-26. Documento sul quale ci sarà un momento di confronto con i sindacati dell’azienda. Dal punto di vista politico, la competenza sull’atto dovrebbe passare all’assessorato all’Economia, ovvero quello dell’esponente di Forza Italia Marco Falcone. Ciò posto che la gestione del servizio è sempre di competenza dell’assessorato ai Trasporti. L’idea alla base rimane sempre la stessa. Trasformare l’Ast in una società in house providing, con alcuni servizi di linea affidati tramite bando pubblico. Un processo di medio-lungo termine e che dovrebbe richiedere fra i quattro e i cinque mesi. Durante l’incontro è stato chiarito che l’assemblea dei soci di Ast rimarrà autoconvocata per l’approvazione dei bilanci. Novità anche sul fronte degli stipendi. In settimana dovrebbero essere erogati circa tre milioni di euro per pagare gli emolumenti di gennaio. Un incontro che si è concluso con la richiesta, avanzata dai sindacati, di costituire un tavolo di rilancio aziendale.

I lavoratori: “Siamo preoccupati”

Presenti i leader delle organizzazioni sindacali, ovvero segretari regionali Filt Cgil Alessandro Grasso, Fit Cisl Dionisio Giordano, del commissario Uiltrasporti Katia Di Cristina, del segretario regionale Ugl Autoferro Giuseppe Scannella. “I lavoratori hanno fatto sacrifici per riuscire a far chiudere l’esercizio 2023 all’Azienda in pari, sperando che il governo mantenesse le sue promesse. Anzi, stando a quanto dichiarato dal direttore generale, ci sarebbe un utile di 3 milioni di euro. Eppure, l’Ast – sottolineano – è stata completamente dimenticata nella Legge di Stabilità 2024-2026. Si parlava di uno stanziamento, seppur inferiore, nel Collegato, ma anche in questo caso i trasporti siciliani sembrano non essere di primaria importanza per il governo regionale. Il sit-in nasce dalla preoccupazione dei lavoratori per il proprio futuro e dalla loro richiesta di dare continuità ad un servizio di pubblica utilità, su tratte interurbane non sfruttabili dai privati. In assenza di risposte concrete, non escludiamo la proclamazione dello sciopero”.