Circa 20 mila forestali siciliani dovranno restituire gli aumenti di stipendio concessi nel maggio 2009 dall’allora Governo Lombardo. Si tratta di aumenti contrattuali giudicati illegittimi da una sentenza, deciso a pochi giorni dalla elezioni Europee del 14 maggio 2009. Come si legge sul Giornale di Sicilia, gli aumenti concessi all’esercito dei forestali siciliani sono costati ad oggi 30 milioni. Ora gli assessorati all’Agricoltura e al Territorio devono recuperare le somme come stabilito dalla Cassazione. Secondo i giudici, infatti, quegli aumenti sarebbero stati illegittimi. I soldo adesso dovrebbero essere recuperati dagli stessi operai forestali, sia stagionali, sia quelli a tempo indeterminato per cui gli aumenti variavano da 500 a 2.000 euro all’anno.
Nelle scorse settimane gli uffici della Regione hanno notificato l’avvio delle procedure di recupero che scatteranno fin dal prossimo mese. Gli importi dovrebbero essere però trattenuti con rate molto contenute e il recupero avverrà nel giro di parecchi anni. Il 14 maggio a la Regione decise gli aumenti a margine delle elezioni Europee recependo alcune novità del contratto nazionale. Ecco che spuntò il bonus.
Secondo i sindacati di categoria però in seguito all’accordo non seguì mai una ratifica della giunta regionale anche se l’Ars approvò una delibera in tal senso. Alcuni forestali fecero ricorso al provvedimento essendo stati esclusi e lì venne fuori il pasticcio poichè ne venne fuori una sentenza che sancisce l’illegittimità di quegli aumenti. Per questo la Regione è a lavoro per il recupero di quegli importi. “C’era il rischio – ha spiegato ieri l’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera – che a pagare poi fossero i dirigenti che non si erano attivati in tempo. Non c’era altra soluzione. E comunque abbiamo fatto in modo che il recupero non sia traumatico, dovrebbe consistere in rate non superiori a una cinquantina di euro al mese. Cercheremo di gravare il meno possibile sui lavoratori”. Intanto i sindacati adesso di preparano a battagliare.
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