“Attrezzature agricole comprate a peso d’oro per i progetti del corpo Forestale, benzina alchilata acquistata a 4,5 euro al litro, a fronte della benzina normale che ha prezzi di mercato di 3 o 4 volte inferiori, forniture richieste senza alcuna razionalizzazione dei costi e senza una centrale unica che permettesse acquisti a prezzi competitivi. Si è davvero fatto di tutto negli ultimi anni per affossare il comparto degli operai forestali, facendo lievitare le spese e addossandone le colpe al costo delle giornate di lavoro degli operai forestali. La verità è un’altra ed è sotto gli occhi di tutti, in questi anni si è consumato un peloso gioco delle parti ai danni dei siciliani”. A dichiararlo è il senatore di Sinistra Italiana, Francesco Campanella, che presenterà immediatamente un’interrogazione parlamentare per fare luce sui conti del Corpo Forestale siciliano.

“Nel 2012 – denuncia ancora il senatore nell’interrogazione – i vertici del dipartimento emanarono una direttiva, con la quale si bloccava l’acquisto di nuove attrezzature, utensili da lavoro e macchine operatrici (come motoseghe o decespugliatori) e di ulteriori dispositivi di protezione individuale, rispetto a quelli già acquisiti ed in uso alla manodopera, salvo eventuale deroga solo se adeguatamente giustificata e motivata dal RUP e dal gruppo di progettazione. Nella stessa direttiva non era ammesso l’inserimento, nei progetti di acquisto, dell’uso di benzina sintetica alchilata, il cui costo era di circa 4,50 euro/litro a fronte di un costo pari a circa 1 euro/litro per l’acquisto e l’utilizzo di benzina agricola e di 1,60 euro/litro per l’acquisto e l’utilizzo di gasolio o benzina verde al distributore”.

“Nello stesso anno – aggiunge Campanella – il dipartimento Azienda foreste demaniali aveva avviato l’iter per l’elaborazione del Prezziario Unico Regionale, che avrebbe abbattuto notevolmente i costi rispetto all’acquisto di poche unità nei singoli uffici distaccati, ed elaborato il bando di gara tipo per procedere all’affidamento in concessione della gestione di strutture di proprietà del Demanio Forestale. L’unico obiettivo che l’amministrazione regionale riuscì a raggiungere, fu quello di rimuovere la dirigenza propositiva del dipartimento e di sostituirla, in una delle tante rotazioni annunciate urbi et orbi da Rosario Crocetta”.

È evidente – conclude – che ci siamo trovati davanti all’ennesimo gioco delle parti. Da quattro anni i siciliani sono vittime di una politica pirandelliana, che indica una rappresentazione di se stessa, quando la realtà dietro la maschera è tutt’altra. Tante volte abbiamo letto in questi anni dei costi del Corpo Forestale, a questo punto ci piacerebbe sapere quale parte è dovuta al lavoro effettivo degli operai e quale parte sia dovuta a una gestione che andrebbe valutata in modo puntuale”.

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