Golf e autismo un connubio vincente, ad osservare i risultati raggiunti dai ragazzi dell’associazione “CON.VI.VI l’Autismo Aps” che dal mese di ottobre frequentano il campo del Golf Club Palermo Parco Airoldi, grazie ad un progetto finanziato dal Rotary Palermo Sud, che si protrarrà fino a giugno.
Un torneo e una borsa di studio
Lo scopo dell’iniziativa non è soltanto terapeutica, ma, soprattutto, fornire a questi ragazzi un’opportunità di crescita sportiva. Al termine del percorso, in un torneo con gli under 18/14 della squadra agonistica del circolo, avranno l’opportunità di mettere in pratica quanto appreso durante gli allenamenti. Chi avrà dimostrato una maggiore attitudine durante l’iter formativo riceverà una borsa di studio per un altro anno.
Investire sulle persone e le loro potenzialità
Il presidente del Rotary Palermo Sud, Aurelio Caronia, insieme all’ideatore del progetto, Marco Garofalo, socio del Rotary e golfista da oltre 15 anni, osservano con orgoglio i traguardi ottenuti dai ragazzi. Un orgoglio misto a commozione per i genitori che li accompagnano.
Il presidente dell’associazione “CON.VI.VI l’Autismo Aps”, Loredana Chiamone, la coordinatrice Santina Alduina, e tutti i genitori hanno avuto il coraggio di credere nel progetto.
Caronia sottolinea che il successo dell’iniziativa è da condividere con tutti coloro che hanno deciso di impegnarsi e crederci: “Abbiamo finanziato il progetto, ma tutte le figure professionali coinvolte hanno ridotto esponenzialmente i costi. Il Rotary non fa beneficenza ma “service”, investe sulle persone e sulle loro potenzialità, offre loro quelle opportunità che forse non avrebbero avuto”.
Il golf particolarmente adatto ai ragazzi con autismo
“L’ambiente all’aperto – ha aggiunto Garofalo – il silenzio, la ritualità dei gesti, la concentrazione, il confronto con se stessi sono tutte caratteristiche del golf che lo rendono uno sport particolarmente adatto a ragazzi autistici. Il nostro impegno è quello di fornire un’opportunità per scoprire una passione e, perché no, per emergere agonisticamente. Il nostro obiettivo per il futuro è quello di consentire ad alcuni di loro di continuare”.
“Si annullano le differenze e si superano i limiti”
I genitori confermano la piacevole scoperta di questo sport da parte dei loro figli e l’umore positivo e rilassato con cui tornano a casa dopo l’allenamento pomeridiano.
“Quando ci è stato proposto il progetto – hanno spiegato Loredana Chiamone e Santina Alduina – ci siamo dette perché non provare, non avevamo mai pensato al Golf per i nostri ragazzi, è vero, ma poteva essere una bella sfida, che possiamo dire di avere vinto. Siamo la prima associazione, a Palermo, che si occupa di disabilità ad essere coinvolta in un progetto con il Golf. In questo posto così bello i nostri ragazzi hanno la possibilità di socializzare, ma restando concentrati su loro stessi, senza intromissioni esterne che spesso li disturbano. Imparano a stare insieme ma anche da soli”. Un risultato reso possibile anche grazie alle psicologhe che collaborano con l’associazione Anna Rosaria Calvo e Valeria Amaro.
I due maestri, Igor e Marvin Fantini, coadiuvati dall’assistente all’autonomia e alla comunicazione, Giovanna Palumbo, riescono ad ottenere risultati notevoli: “In questo sport le differenze si annullano e ognuno apprende a superare i primi limiti”.
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