Il gip di Palermo ha rinviato a giudizio per peculato e concorso in truffa aggravata il deputato regionale Gianfranco Miccichè.
Con l’Audi della Regione, parcheggiata a casa dell’autista, per 33 volte, tra marzo e novembre del 2023, avrebbe fatto viaggi privati, sarebbe andato a fare visite mediche, avrebbe dato passaggi, nel tragitto Palermo – Cefalù e viceversa, a componenti della sua segreteria, a familiari e a persone assunte nello staff politico e in realtà impiegate nelle più disparate mansioni: dalla pulizia, alla manutenzione della piscina, alla derattizzazione.
Il veicolo sarebbe stato utilizzato, secondo l’accusa, anche per portare al politico la cocaina e per fargli recapitare il cibo acquistato al ristorante dell’amico Mario Ferro, lo chef poi indagato per spaccio di droga nell’ambito di una inchiesta che svelò che il deputato più volte si era rivolto a lui per acquistare sostanze stupefacenti.
L’Audi faceva la spola tra Palermo e Cefalù anche per fare avere a Miccichè medicine e oggetti vari.
Il processo per l’ex presidente dell’Ars inizierà il 7 luglio davanti alla terza sezione del tribunale di Palermo.
Il suo ex autista Maurizio Messina, che ha scelto il rito abbreviato, è stato condannato dal giudice per l’udienza preliminare Marco Gaeta a un anno e mezzo di carcere per truffa, più sei mesi perché avrebbe sottratto la somma che gli era stata sequestrata.
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