Autonomia differenziata, sono giorni di dibattito infuocato.
“L’autonomia differenziata costituisce uno strumento per superare i divari territoriali e non per amplificarli. La sua attuazione non potrà che avvenire, come già si è verificato in passato, mediante la contestuale previsione di strumenti di carattere perequativo che consentano lo sviluppo delle aree sottoutilizzate nella prospettiva del superamento del dualismo economico del Paese”. Lo ha detto qualche giorno fa Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, nel corso del Question Time alla Camera, in risposta a un’interrogazione sugli intendimenti del Governo in materia di autonomia differenziata. Ma cosa accadrà?

Silvio Berlusconi che frena e il pranzo di Natale

Silvio Berlusconi frena sull’autonomia differenziata, dichiarando che non deve in alcun modo penalizzare le regioni del Sud Italia. Come si legge sul Messaggero, ieri il Cavaliere ha convocato la squadra di governo e i capigruppo per un pranzo di Natale e un punto sulla manovra a Villa San Martino.
In una nota di fonti del partito si legge che Forza Italia “é sempre stata e continuerà a essere favorevole all’autonomia ma è altrettanto convinta che le legittime ambizioni delle Regioni più ricche d’Italia non debbano contrastare con l’esigenza delle altre di mantenere livelli di servizi adeguati”.

Un coordinamento del partito

Berlusconi ha ribadito ai fedelissimi che Forza Italia è ancora il partito “di tutti gli italiani”.
Da qui il suo annunciato impegno per evitare che le Regioni del Nord lascino indietro il Sud e i paletti indicati al ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. Insomma, bisognerà ancora aspettare.
Inoltre, ieri il Cavaliere ha annunciato la nascita di un coordinamento del partito proprio per vigilare sulla legge autonomista. Il gruppo, che comprende i ministri e i governatori forzisti, sarà guidato dalla ministra alle Riforme Elisabetta Casellati. Un modo per evitare che la Lega agisca da sola.
Al pranzo ad Arcore erano presenti ministri, sottosegretari e Gianni Letta.
I partecipanti hanno parlato di “clima sereno” a tavola ma di una sola richiesta da parte di Berlusconi, “gradirebbe una chiamata” prima e dopo il Cdm per restare aggiornato sull’evoluzione della situazione politica.

La promessa di Berlusconi

Gli occhi del fondatore di Forza Italia sono puntati su due ‘impegni’: gli sgravi fiscali per le assunzioni degli under 36 e le pensioni minime. Due obiettivi da portare a compimento entro la fine della legislatura, sarebbe questa la promessa del Cavaliere che si pone anche un altro traguardo: la lotta alla burocrazia che frena il settore edilizio.

Le regionali del Lazio a febbraio

E non poteva mancare un riferimento a un altro impegno importante per il centrodestra: le elezioni regionali del Lazio del 12 e 13 febbraio 2023.
Forza Italia non sarebbe poi così tanto tranquilla per il ritardo nella scelta del candidato di Fdi.
Berlusconi ha spiegato di aver ricevuto rassicurazioni dalla premier Giorgia Meloni, a giorni sarà inviata agli alleati una mini-rosa di candidati.

Cosa ha detto il ministro Calderoli qualche giorno fa

“Vorrei rassicurare tutti sul fatto che i temi della marginalità geografica e dell’insularità rientrano nelle prerogative del mio Ministero e del mio lavoro quotidiano e a questi temi sto rivolgendo la stessa massima attenzione che rivolgo agli altri ambiti della mia delega, a partire dall’Autonomia”. Lo ha dichiarato qualche giorno fa il ministro Roberto Calderoli.

I divari territoriali

“Divari territoriali, marginalità geografica, perequazione infrastrutturale e Autonomia saranno affrontati contemporaneamente, nel contesto di un quadro armonico di interventi tesi a valorizzare l’efficienza amministrativa degli enti territoriali più prossimi al cittadino, a partire dalle Regioni che intendono misurarsi proprio con la richiesta di maggiore autonomia”, ha detto Calderoli.
“Con riguardo alle isole minori mi sono confrontato nelle scorse settimane con i sindaci di Pantelleria, Lampedusa e Linosa, e ho annunciato loro che stiamo già lavorando a una legge quadro, per dare quelle risposte strutturali necessarie per lo sviluppo economico e sociale delle stesse isole minori, a garanzia dei fondamentali diritti di cittadinanza che non possono essere negati ai loro cittadini”.

Mettere alla pari Regioni e cittadini

E ancora: “Io non posso accettare che i diritti civili e sociali siano garantiti a tutti, su tutto il territorio nazionale, tranne che, per fare un esempio, a Lampedusa o a Pantelleria: quello è il punto di approdo finale del mio lavoro, perché l’autonomia differenziata per me non significa disparità ulteriori ma mettere alla pari tutte le Regioni e i diritti di tutti i cittadini”.
Infine: “Chi pensa che con l’autonomia differenziata si aumenteranno le differenze e le sperequazioni tra le diverse aree del Paese sappia che con me ha sbagliato indirizzo: magari in maniera presuntuosa, ma io sono convinto che, se mi passate la citazione alla D’Azeglio, dopo aver fatto l’Italia ora si possano fare ‘le Regioni italiane e gli italiani’, tutti con gli stessi diritti e possibilità a prescindere dall’area geografica. Io lavoro per questo”.

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