«Entro la fine dell’anno partiamo con l’Avviso 8, appena ‘licenziato’ dal CGA. Abbiamo ricevuto alcuni ricorsi che non investono il bando ma la revisione dei punteggi».

Così Roberto Lagalla, assessore all’Istruzione e alla Formazione Professionale della Regione Siciliana, ospite di Casa Minutella, il talk show condotto da Massimo Minutella su BlogSicilia.it.

Parlando di scuola e, in primis, della chiusura delle scuole dell’obbligo da parte del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, prima annunciata e poi ritirata dopo poche ore dal primo cittadino stesso, Lagalla ha affermato: «La notizia ci aveva sorpreso, tanto più sapendo che il sindaco aveva appena partecipato all’abituale riunione in Prefettura dove si forniscono tutte le informazioni relative all’andamento epidemico in Provincia. Abbiamo cercato di comprendere di più ma non abbiamo compreso molto in relazione al fatto che il sindaco ha richiesto di conoscere dati che avrebbe dovuto già conoscere»

«In ogni caso – ha proseguito Lagalla – ci meraviglia la ricaduta immediata sulle scuole. Come si sa, c’è la DAD per gli istituti superiori per mitigare la mobilità regionale e alleggerire i trasporti e quella in presenza per le scuole dell’infanzia, elementare e media. Nelle scuole, però, c’è stata un’incidenza dei contagi pari allo 0,44%. La scuola non è un focolaio di generazione del contagio. La scuola è sicura perché è un posto dove vige correttamente il distanziamento. Il contagio, invece, viene portato all’interno della scuola ma non viene diffuso tramite essa perché il suo sistema di sicurezza è di livello elevato».

Lagalla, invece di puntare il dito contro le autonomie che decidono sulla scuola, ha affermato: «Dovremmo prendercela con i nostri legislatori. Parlo del Titolo V della Costituzione che andrebbe rivisto e rimpensato perché si sta assistendo a una sorta di scatole cinesi in cui si trova sempre una sorpresa dentro l’altra e poi alla fine il risultato è sempre che la colpa è dell’altro».

Lagalla ha poi sottolineato di avere con la ministra Lucia Azzolina «una personale e regolare interlocuzione. Debbo dire che si è molto impegnata per il tema della riapertura delle scuole e della sicurezza. Forse, c’è stato un eccesso in generosità rispetto ad alcuni fattori che avrebbero potuto essere più sottodimensionati, come la vicenda dei banchi con le rotelle che ci ha intrattenuto per un’intera estate e l’unica cosa che mi permetto di segnalare è che si sarebbe dovuta fare un’azione più incisiva sui trasporti e le infrastrutture così da segnalare la centralità di questa vicenda come riferimento per le scuole. Se oggi le scuole superiori sono costrette alla didattica a distanza, gran parte della responsabiltà va attribuita alla limitata elasticità e flessibilità del sistema dei trasporti pubblici».

Lagalla candidato sindaco di Palermo? «Manca ancora un anno e mezzo alle elezioni. Scegliere il candidato non è chiaramente una cosa banale né dipende dalla volontà dei singoli. Le dinamiche della politica sono complesse. Ancora c’è tempo per riflettere». Invece, per quanto concerne la situazione all’Assemblea Regionale Siciliana con il terremoto all’interno dell’UDC, Lagalla ha detto: «C’è l’esigenza di recuperare una posizione moderata e non urlata della politica. Lo schieramento centrista è un pilastro fondamentale dell’alleanza di governo a cui confermiamo leale collaborazione e non guardiamo a prospettive diverse se non a condizione che le tentazioni di tipo populista non abbiano a prelevare nella coalizione».

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