“Viciù” non c’è più e ancora le comunità di Trappeto e Balestrate non riescono a darsi pace per il terribile omicidio che si è consumato nella notte tra giovedì e venerdì scorsi. All’indomani della tragedia le bacheche dei social sono inondate di messaggi di vicinanza e cordoglio nei confronti della famiglia di Vincenzo Trovato, il 22enne di Trappeto ucciso a coltellate sul lungomare Felice D’Anna di Balestrate. Oggi dovrebbe arrivare l’eventuale convalida del fermo nei confronti del sospettato da parte del Gip di Palermo. Il presunto assassino ieri per ore è stato sentito alla caserma dei carabinieri.

“Persona solare e amata da tutti”

“Non riusciamo ancora a credere a tutto ciò – scrive Daria -. Come può la vita in un soffio portare via persone che di certo non meritano questo. Eri una persona splendida, solare dentro e fuori e ti facevi voler bene da tutti, e noi ti ricorderemo per sempre così! Vivrai per sempre nei nostri cuori, ciao Viciù!”. “Ciao Vicè, anche se non ci vedevamo più da moltissimo tempo – scrive Salvo, un amico d’infanzia della vittima -. Ricordo tanto quanto mi volevi bene e quanto te ne volevo io! Ricordo le giornate passate al mare quando eravamo piccolini, a fare tuffi e giocare al pallone, ricorderò il tuo sorriso e il tuo carattere solare sempre! Eri un bravo ragazzo!!! Ti voglio bene amico mio”. “Uscite e siate liberi, ma rispettosi e civili – è l’appello invece lanciato da Paola -. Uscite e se qualcuno vi sta sulle palle, girate i tacchi e andate via, lasciate chi vuol litigare a litigare da solo, questo è il più grande segno di maturità che potete mostrare a tutti, certi che fate bella figura. Possa riposare in pace, 22 anni non si può sentire”.

La famiglia

Le famiglie Trovato e Colombo, di padre e madre della vittima, sono molto conosciute in paese per la loro laboriosità e l’impegno anche all’interno della comunità parrocchiale. Le loro origini sono quelle umili di tante famiglie che con l’impegno e la forza di volontà hanno superato le difficoltà che spesso si trovano in Sicilia per affermarsi nel mondo del lavoro. La famiglia di parte materna è emigrata negli Stati Uniti dove ha messo su un’azienda edile. Ed è proprio in America che Vincenzo ha trovato i suoi natali. Poi una quindicina di anni fa hanno fatto tutti ritorno, ricominciando da capo grazie anche ai risparmi del duro lavoro e dei sacrifici lontani dagli affetti nella grande mela. La vittima aiutava il padre quando poteva, da qualche settimana aveva cominciato a lavorare anche per un ditta che operava nel campo idrico.

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