Riaperto il bando per l’ex stabilimento Blutec di Termini Imerese. Tutto da rifare, in poche parole, ed è la seconda volta che accade nel giro di un tre di mesi o poco più al netto di un rinvio di scadenza deciso sempre dai commissari.

Secondo il Sole 24 ore, in un pezzo di Nino Amadore,  è questo che si evince da una mail di poche righe che parla chiaro: “Egregi signori, considerato che nessuna delle offerte pervenute è risultata idonea, è imminente la pubblicazione, attraverso i medesimi canali già utilizzati, di un ulteriore bando di rimessione in termini che vi consentirà di integrare e/o modificare la vostra offerta, depositando gli atti in modalità cartacea entro e non oltre le ore 13 del giorno 28 febbraio 2024”.

La mail agli amministratori

Una mail  che ha sorpreso non poco gli amministratori dei gruppi che hanno già a suo tempo presentato le offerte e hanno poi risposto alla prima rimessione in termini fatta dai commissari di Blutec sulla base di una decisione, hanno scritto a suo tempo nella comunicazione, del ministero per le Imprese e il made in Italy. Anche perché questa rimessione in termini, come la volta precedente del resto, apre alla possibilità di nuovi investitori e dunque di nuove offerte per lo stabilimento termitano. Un dato è certo: i tempi si allungano. E la cosa appare inspiegabile.

Le mancate risposte entro fine gennaio

Un paio di settimane fa al termine dell’incontro tra il presidente della Regione siciliana Renato Schifani e il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso un comunicato attestava che sarebbero arrivate delle risposte entro la fine di gennaio. E tutti si aspettavano che i tre commissari Blutec chiudessero l’istruttoria entro il 31 gennaio.

E invece è arrivata questa nuova comunicazione che apre nuovi scenari in assenza di altre risposte e di molti sospetti su un una gara già decisa a tavolino come sembrava emergere dall’articolo pubblicato dal quotidiano La Sicilia a metà dicembre che dava per certa l’assegnazione dell’area ex Fiat al gruppo italo-australiano di Ross Pelligra, l’imprenditore presidente del Catania Calcio già impegnato in Italia in altre iniziative imprenditoriali e sportive. Il Gruppo di Pelligra è uno dei tre ammessi al termine della prima proroga. L’altro gruppo è quello del cosiddetto Consorzio Sud acronimo di Smart City Group in partnership con l’azienda diritto inglese Sciara Holding e una terza dell’azienda termitana Artemar ma solo per una porzione. Recentemente nel corso di un incontro pubblico che si è svolto a Termini Imerese e organizzato dall’Ordine dei commercialisti di Palermo si è appreso che vi erano altri interessi per almeno uno degli stabilimenti più piccoli che fanno parte della grande area che fa capo all’ex Blutec ma non se ne conosce il nome.

Articoli correlati