Prorogato al 30 giugno 2020 il termine per la presentazione delle domande di concessione dei contributi per il mantenimento dei beni culturali di proprietà privata.

Il contributo, previsto dalla legge di bilancio n. 8/2018, attribuisce all’Assessore dei beni culturali e dell’identità siciliana la facoltà di concorrere alla spesa sostenuta dai proprietari privati (anche solo possessori o detentori di edifici dihiarati di interesse culturale ex art. 13 del Dlgs n.42/2004) per l’esecuzione di interventi conservativi e di restauro.

La proroga del termine di presentazione delle domande, già fissata per il 30 maggio 2020, si è resa necessaria a seguito della sospensione di molte attività determinata dall’applicazione delle misure di contenimento del Covid.

“Il mantenimento in buono stato del patrimonio immobiliare siciliano – dice Alberto Samonà, assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana – è obiettivo importante del Governo regionale. Le dimore storiche rappresentano una preziosa testimonianza del passato il cui mantenimento non può essere affidato alla sola buona volontà e alle risorse dei privati che, spesso con grandi sacrifici personali, ne tengono viva la memoria. La proroga del termine di presentazione delle domande, in un momento così difficile quale quello che ci stiamo apprestando a superare, è un segno di doverosa attenzione”.

Le spese ammissibili sono quelle previste dal D.A. n. 27/Gab del 23/8/2018 ovvero interventi di restauro, consolidamento e manutenzione, interventi di urgenza e somma urgenza per eliminare le situazioni di rischio, abbattimento di barriere architettoniche, adeguamento degli impianti.

Una idea che era nei cassetti della precedente gestione dell’assessorato così come sulle colonne di Blog Sicilia aveva confermato Bernardo Tortorici, Presidente dell’Associazione Amici dei Musei Siciliani e capo di gabinetto vicario del primo assessore di Musumeci: “Le prime cose da fare sono già all’interno del suo stesso assessorato – aveva detto -. Sicuramente doterei i musei e le aree archeologiche di tutti gli strumenti necessari per essere al livello di quello che debbono essere i sistemi museali internazionali e quindi tutte le dotazioni, dalle climatizzazioni ai sistemi antifurto, e tutto quello che è necessario. Rafforzerei il Centro del Restauro e il Centro del Catalogo che sono due gioiellini dell’assessorato che hanno bisogno di essere valorizzati, difenderei le Sovrintendenze, perché sono presidio importante per il nostro territorio. Probabilmente devono essere snellite alcune procedure, ma darei loro anche un sostegno economico per potere affrontare le somme urgenze che spesso si trovare ad affrontare senza alcuna possibilità di intervento proprio per mancanza di economie. Queste credo che siano che le prime tre cose che gli farei fare e poi abbiamo lasciato in eredità un bando sulle dimore storiche che ha visto la partecipazione di oltre 40 dimore storiche che però per dotazione finanziaria potrà accontentarne solo 10. Si tratta di progetti direttamente spendibili e cantierabili perché hanno tutte le autorizzazioni del caso, immediatamente esecutivi, quindi gli direi di mettere in moto il sistema forse anche con le risorse del Patto per il Sud affinché tutto questo patrimonio possa essere recuperato, in parte sui fondi della Regione siciliana e in parte con i fondi dei privati”.