Altro riconteggio in Sicilia e altra novità. Scatta il seggio all’Assemblea regionale siciliana per Popolari e Autonomisti: Bartolo Di Salvo è il primo della lista del partito nella provincia di Palermo, avendo ottenuto 3.573 voti.

Lo rendono noto fonti della lista guidata da Raffaele Lombardo e Saverio Romano, che a livello regionale si è attestata al 6,7% (7,2% cinque anni fa), superando così lo sbarramento.

In attesa della conferma

La conferma ufficiale non c’è ma secondo quanto scrive il giornale La Sicilia arriverà alla fine del conteggio di tutte le sezioni della provincia di Palermo. Il calcolo assegnerebbe nell’ordine tre seggi a Forza Italia, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle, un seggio alla Lega e uno proprio alla lista Popolari e Autonomisti, che avrebbe un resto maggiore del Pd. Tuttavia, lo stesso calcolo sarebbe ancora provvisorio e non ufficiale.

Bartolo Di Salvo (da sempre vicino all’area di Saverio Romano) si avvia a diventare deputato regionale a scapito di Mario Giambona, candidato dem vicino a Giuseppe Lupo che ha ottenuto 4.264 preferenze. Ma resta in piedi la questione degli apparentamenti che confligge con questa lettura.

Cracolici, “notizia destituita di fondamento”

Secondo il deputato regionale Antonello Cracolici, però, la notizia sarebbe destituita di ogni fondamento. Cracolici attacca l’entourage degli Autonomisti e Popolari che ha fatto firltrare questo conteggio “Chi lo dice o non conosce la legge elettorale o l’aritmetica” sostiene in un post Cracolici

Candidati all’Ars da zero voti (o giù di lì)

Se ottenere oltre 20 mila voti, come hanno fatto Edy Tamajo (Fi) e Luca Sammartino (Lega-Prima l’Italia) è impresa da record, altrettanto da primato, e non così scontato da raggiungere, è riceverne zero. Sono cinque i candidati alle regionali – da Palermo a Catania – che non hanno ricevuto consensi. Insomma, neanche loro si sono auto-votati ma
per qualcuno c’è una spiegazione.

Chi sono

A Messina sono Andrea Maugeri e Salvatore Turrisi, entrambi nella lista ‘Siciliani liberì; a Catania Luisa Chifari, anche lei dei ‘Siciliani liberì; a Enna Rosetta Germanà della lista ‘Giovani sicilianì (uno dei simboli elettorali di Cateno De Luca). Ad Agrigento Giovanni Cappello dei ‘Siciliani liberì può ancora sperare di lasciare quota zero, mancano infatti i risultati definitivi di sei sezioni (504 su 510).

In realtà Cappello, Turrisi e Chifari erano candidati anche in altri collegi, dove è andata meglio: Chifari 44 voti a Palermo,
Cappello 148 a Ragusa e Turrisi 37 a Enna. Altri sei candidati invece hanno ottenuto soltanto un voto (il loro, probabilmente): Marilena Salamone (Lega-Prima l’Italia) a Messina; Giuseppe Di Vincenti (Lega-Prima l’Italia) a Palermo; Mario Cosentino (Siciliani liberi) a Ragusa ma ne ha presi 7 a Caltanissetta..

Singolare il caso di Antonio Norrito, candidato in tre collegi per i ‘Siciliani liberì: a Catania ha ottenuto 1 voto, ad Agrigento 1 voto e Palermo 22.

 

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