L’AndrosBasket Palermo punta in alto, punta alla promozione in serie A1 e si affida a chi questi campionati li conosce e li ha vinti:  Santino Coppa sarà il nuovo head coach. Resta in società, nel ruolo di vice, Maurizio Giordano.

Si tratta di unscelta propedeutica per potenziare ulteriormente il progetto societario di crescita, inserendo una figura di altissimo profilo come Coppa, personaggio con un importante “know how” e che ha scritto importanti pagine del basket siciliano e nazionale.

Santino Coppa, ragusano di 67 anni, è un’istituzione nel mondo del basket femminile e non ha certamente bisogno di presentazioni: è stato fondatore e allenatore della Trogylos Priolo, un vero e proprio “miracolo” del basket italiano, e ha condotto questa società a vincere due scudetti e una Coppa dei Campioni. Nel palmarès anche una Coppa Italia con Schio. Al suo attivo il coach ha anche esperienze internazionali in Thailandia e a Malta da capo dello staff tecnico. Con la nazionale maltese ha vinto anche diverse medaglie agli Europei e ai Giochi per piccoli stati. Conosce peraltro bene Palermo, avendo studiato da giovane all’ISEF del capoluogo. Tra i riconoscimenti personali tre titoli di allenatore dell’anno (nel 1989 dall’Associazione Nazionale Allenatori, nel 1998 e 2010 da LegaBasket) e un Premio Reverberi nel 2001, unica volta per un coach di pallacanestro femminile.

Proprio perchè la scelta è vista in prospettiva, nessun esonero per coach Maurizio Giordano che rimarrà nei quadri tecnici della squadra, nel ruolo di vice-allenatore. Una proposta, questa della società, suggerita dallo stesso Coppa e che ha incontrato la sensibilità e lo spessore umano di coach Giordano, il quale ha così dimostrato grandissima umiltà e intelligenza. Una scelta che testimonia altresì la grande stima di Giordano nei confronti di Coppa.

Il nuovo coach, all’inizio di questa nuova esperienza, è carico e adrenalinico: “Ho accettato con immenso piacere questo incarico, anche perché caldeggiato da una giocatrice storica per Palermo, Simona Chines, adorabile avversaria ai tempi in cui la squadra militava nella massima serie insieme a Priolo. I progetti del club mi hanno coinvolto perché rivolti a costruire un futuro cestistico degno di una città come Palermo, da troppo tempo assente dal grande palcoscenico del basket nazionale. Insieme al presidente Adolfo Allegra, la cui positività e carisma mi hanno contagiato, ci sono i presupposti per fare bene”.