Arrivano novità dal mondo della medicina. Secondo alcuni studiosi si potrebbe utilizzare l’aspirina in forma liquida per combattere il tumore al cervello.

Si tratterebbe infatti di un modo terapeutico per affrontare il tumore più comune e più maligno ovvero il glioblastoma.

Con l’aggiunta di due ingredienti (ancora non resi noti), l’aspirina liquida detta “IP1867B” sembrerebbe 10 volte più efficacie della chempio terapia.

A condurre lo studio l’Università inglese di Portsmouth, presentato alla conferenza Brain Tumors di quest’anno a Varsavia, Polonia.

Nonostante i buoni risultati preliminari, continuano i test e le ricerche da parte dell’università inglese.

In particolare, lo sviluppo dell’aspirina liquida, da sempre un obiettivo importante nella ricerca scientifica, visto che le aspirine solubili sul mercato non sono veramente tali e contengono granuli che possono provocare effetti collaterali.

La nuova formulazione studiata dall’Università di Portsmouth, in collaborazione con una start up di Manchester, ha la capacità di attraversare la barriera del sangue nel cervello: sangue che serve a proteggerlo ma al tempo stesso può impedire ad alcuni farmaci di raggiungere il tumore e sconfiggerlo.

Il farmaco è stato testato sulle cellule tumorali di adulti e bambini, tutti affetti da glioblastoma, si è rivelat più efficace di ogni combinazione di farmaci attualmente in utilizzo, non danneggiando le cellule sane.

Anche l’Università di Palermo e il reparto oncologico del Policlinico, diretto da Antonio Russo, guardano con interesse gli studi portati avanti dai ricercati britannici.