Il mare è di tutti, Mondello bene Comune“. Questo recita lo striscione esposto dal gruppo attivista “Esc che, intorno a mezzogiorno, ha organizzato un sit-in di protesta in piazza Valdesi per puntare l’attenzione sulla gestione del litorale da parte della società Italo-Belga.

Tra le maggiori contestazioni mosse dagli attivisti vi è quella della battigia, ormai ridotta all’osso sia per la presenza degli stabilimento che per l’avanzare delle maree. Ciò costringe i bagnanti a riposare su spazi davvero ristretti, ammassati come in una scatoletta di tonno. Un fatto poco consigliabile, vista la necessità di rispettare il distanziamento sociale.

Durante la manifestazione, gli attivisti hanno distribuito degli opuscoli informativi ai passanti. Servendosi di un megafono, hanno poi intonato degli slogan a sostegno della propria tesi. Non mancano gli appelli al Comune di Palermo e alla Regione Siciliana per aumentare l’attenzione sul litorale della borgata marinara.

Gli attivisti: “Mondello è di tutti. Battigia ormai inesistente”

Un impegno, quello dell’associazione, che va avanti già da un anno, così come ribadito dal vicepresidente Pietro Salemi. “Il mare è un demanio, appartiene a tutti. Invece quello che accade a Mondello è che da 111 anni va avanti un monopolio privato, gestito dalla società Italo-Belga, e di cui non è dato nemmeno conoscere i criteri di utilizzo, il capitolato di concessione. Abbiamo abbracciato questa battaglia di civiltà, almeno per conoscere le regole che i gestori dovrebbero ottemperare per questa concessione, rinnovata senza gara pubblica. Siamo per un lido pubblico, gestito dal pubblico e i cui profitti vadano alla comunità. Come ulteriore opzione, siamo disposti ad accettare una lottizzazione della spiaggia con una messa a bando“.

Concetto ribadito anche da Ivan Spitalieri, organizzatore ed attivista impegnato per la tutela del litorale. “Praticamente la battigia non esiste a Mondello. Abbiamo uno spazio limitato che non arriva ai 70 centimetri. Quindi non c’è possibilità di stendere nemmeno un asciugamani per godersi questo meraviglioso golfo. Noi oggi siamo qui con l’intento di sensibilizzare la gente, che pensa che tutto ciò sia naturale. Ma invece non è così. Anche noi palermitani abbiamo diritto al nostro mare“.

Le soluzioni alternative per il litorale

La chiosa viene fatta dal presidente dell’associazione, Alessandro Crociata, il quale ribadisce l’importanza della spiaggia per la comunità. “Noi ci sentiamo coinvolti perché il mare di Mondello è straordinario, è il litorale di Palermo. Riteniamo intollerabile che sia privatizzato, da oltre 100 anni, da un’azienda che macina profitti, che rende pochissimo al bene della città e che impedisce a tantissimi concittadini di potere utilizzare questo mare. Noi siamo per un uso pubblico del litorale, fruibile da tutti“.

Una gestione pubblica auspicata, ma che non rappresenta l’unica soluzione possibile. Fra queste, gli attivisti non escludono un affidamento ai privati, anche se con regole ferree e precise. “E se questo debba significare una gestione pubblica del bene, è un qualcosa che noi auspichiamo. Ma se deve significare che questo bene venga comunque concesso a più soggetti, deve essere per un tempo limitato e ad un prezzo congruo. Non è possibile che si possa speculare sul litorale, non pagando il giusto prezzo“.