La discarica di Bellolampo continua a bruciare. Il fuoco è stato circoscritto e le squadre sono al lavoro già da diverse ore per cercare di spegnere definitivamente i roghi scoppiati durante l’ultima ondata di caldo che ha contribuito a distruggere, fra le altre cose, diversi polmoni verdi del capoluogo siciliano. Come è noto, dall‘impianto si è sollevata più volte una folta coltre di fumo nero, provocata dalla combustione causata dalle fiamme che hanno attanagliato la struttura dedicata alla gestione e al conferimento dei rifiuti di Palermo. Fatto sul quale il gruppo consiliare del M5S ha chiesto spiegazioni all’ufficio del sindaco.
Bellolampo brucia, presentata interrogazione al sindaco
A redarre il documento è stato in particolare il capogruppo Antonino Randazzo. “Occorre fare chiarezza su come è possibile che un luogo presidiato giorno e notte possa avere preso a fuoco – commenta l’esponente pentastellato -. Che si tratti di autocombustione o incidente doloso provocato da qualche criminale in una discarica controllata non dovrebbe mai accadere che si verifichi un incendio perché delle due l’una o chi dirige è incapace di controllare l’area o forse siamo in presenza di una discarica non controllata e quindi che non risponde a tutte le normative in materia di prevenzione incendi”. Un incendio sul quale dovrebbero arrivare ulteriori risposte nei prossimi giorni, ovvero quando l’Arpa fornirà i risultati dei test condotti nell’impianto.
Con riguardo all’interrogazione, l’esponente grillino ha chiesto di conoscere, agli uffici del sindaco, “se sono state predisposte misure organizzative e tecniche nell’ambito di ciascun impianto e discarica; se sono stati avviati corsi di formazioni rivolti al personale; nel caso di utilizzo di sistemi di monitoraggio e controllo degli incendi, si chiede relativa copia della documentazione progettuale; di conoscere l’adeguata manutenzione delle aree, dei mezzi d’opera e degli impianti tecnologici, nonché degli eventuali impianti di protezione antincendi con la trasmissione di documentazione attestante la manutenzione periodica; se presso l’impianto tmb di Bellolampo, l’area ex unieco, l’area di trasferenza e le discariche III bis , IV bis e IV sono presenti e funzionanti gli impianti antincendio, e se sono effettuati regolari controlli a cura dello stesso gestore; se sono state limitate le altezze dei cumuli dei rifiuti presso le vasche attive “III bis e IV” e se è stato assicurato che i quantitativi di rifiuti in ingresso alla vasca “III bis” siano limitati a quelli autorizzati; la copia del Piano di Emergenza Interna per gli impianti e le discariche site in Bellolampo (PEI) predisposto dal gestore Rap; e se, infine la Piattaforma impiantistica di Bellolampo nelle giornate del 23,24 e 25 luglio 2023 (area degli impianti TMB e discariche di Bellolampo, area trasferenza, area ex unieco) è stata presidiata H24 da “guardiafuochi” abilitati e servizio di vigilanza”.
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