“Questa pace e tranquillità, soprattutto interiore, che trovavo in mezzo alla natura, mi rendeva privo di ogni sofferenza, nonostante andassi incontro a mille difficoltà”. Così si apre “Il Cammino della Speranza“, libro autobiografico che racconta i primi passi nella fede di fratel Biagio Conte. Un viaggio raccontato questa mattina da padre Pino Vitrano, che con lui ha percorso la via che ha portato alla fondazione della Missione Speranza e Carità. Lo ha fatto all’interno dell’isola Consolo realizzata all’interno degli spazi esterni della Cattedrale di Palermo per “La Via dei Librai“, evento letterario giunto quest’anno alla settima edizione e che si svolgerà fino al 25 aprile.
Il viaggio di fratel Biagio Conte
Un luogo nel quale la città ha dato, il 17 gennaio scorso, l’ultimo saluto al missionario laico. In migliaia si erano radunati proprio al Cassaro per ricordare la memoria di un uomo che rappresenta a pieno i valori della carità cristiana. Una vita al fianco degli ultimi, di chi aveva bisogno, partita da un viaggio che lo ha portato lontano da casa, alla ricerca di risposte. Percorso di cui ha parlato proprio padre Pino Vitrano, raccontando il cammino fra le montagne del centro Sicilia prima e verso Assisi poi.
“Questo è il diario che racconta il cammino della sua prima conversione. Un viaggio che ha fatto lasciando casa sua, viene accolto dai pastori e poi, dopo nove mesi, riparte per Assisi. Un viaggio che ha voluto comunicare attraverso questo libro”. Un percorso di fede letto e riletto dallo stesso padre Pino, che dà la sua personale chiave di lettura sull’autobiografia di fratel Biagio. “E’ un libro che ho letto e riletto più volte. Non c’è solo da leggere il libro. C’è da capire chi è Biagio. E quando capisci questo, il libro lo divori perchè è un’esperienza che è reale, ma sembra anche surreale”.
“Lo spirito di fratel Biagio è sempre insieme a noi”
Dal viaggio fra le campagne di Raddusa, all’incontro con i pastori, per poi andare verso la strada che lo ha portato ad Assisi. Una storia, quella di fratel Biagio, che invita a riflettere su quella che un pedagogista come Gardner avrebbe definito come “intelligenza intrapersonale”, ovvero la capacità di stare bene con se stessi. Una risposta che il missionario laico ha trovato nella natura, nelle persone. “Fratello Biagio è sempre vivo, anche attraverso i suoi testi. Ma è vivo soprattutto perchè sentiamo che il suo spirito è sempre insieme a noi”, conclude padre Pino Vitrano.
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