• Il frate laico Biagio Conte il ritiro in montagna a tempo indeterminato
  • Ha deciso di restare sui monti a pregare e meditare e a fare digiuno
  • Prega affichè la società cambi in meglio, in montagna da 40 giorni

Biagio Conte, dopo giorni di preghiera, decide di restare in esilio in montagna a tempo indeterminato. Lo comunica alla società civile con una nota amara e colma di disagio. “Siamo diventati responsabili e fautori nel produrre nuove povertà, nuove emarginazioni, disagi mentali, depressioni, suicidi e nuovi senza tetto e profughi lasciati alla deriva. E’ chiaro che chi parla con questi toni non sempre è gradito, per questo toglierò il disturbo, cercando di non essere più assillante e invadente, come pensa una parte di questa malata società”. Così il frate laico annuncia il proprio ritiro in montagna.

In montagna finchè vivrò

Dal 9 luglio a oggi Biagio Conte si trova nelle montagne della Sicilia in preghiera e in ritiro e ha deciso che vi resterà “portando a termine gli ultimi giorni che il Buon Dio mi ha concesso in questa travagliata vita terrena”.

Preghiera e digiuno per Biagio Conte

Mangia solo a pane e acqua per contrastare “l’escalation del male, il proliferale della immoralità, delle ingiustizie e delle violenze in tutte le città e in tutti i paesi del mondo”, dice. Ma nulla è perduto, e c’è ancora una speranza. “Per rispondere e vincere tutto questo malessere, compreso il “covid” di cui siamo pure noi responsabili, dobbiamo tutti insieme unirci, ricchi, meno ricchi e poveri in preghiera, in penitenza e digiuno: solo così il buon Dio potrà liberarci e salvarci da tutti i nostri peccati, dai nostri errori, dai nostri vizi, dal nostro orgoglio e dal nostro io. E’ doveroso ritornare al Buon Dio e al nostro prossimo, per ricostruire tutti insieme un mondo di vera giustizia e di vera pace”.

La lotta all’immoralità

“Siamo diventati persone insensibili, ribelli e disubbidienti, nemici del bene e amanti del male. Siamo tutti responsabili di questo “mal vivere”, il male che produciamo e acconsentiamo è come un boomerang, ritorna male a noi stessi e alla nostra società, lo stiamo vivendo e subendo ogni giorno”, continua il monaco laico nella sua lettera.

La società è a rischio

“Fra non molto ci sbraneremo gli uni con gli altri. Sono a rischio tanti giovani e meno giovani, le famiglie di ogni settore sociale, scolastico e professionale, sono a rischio anche le istituzioni, anche i religiosi e le religiose. Il male, cioè satana, entra per colpire e dividere la Santa Chiesa, le varie religioni, i non credenti, le istituzioni, le professioni e i vari popoli, mettendo contro tutto e tutti, anche popoli contro altri popoli. Attenzione abbiamo stravolto anche il clima e tutto il pianeta terra. Parlo in questo modo perché amo profondamente e rispetto la Santa Chiesa, le varie religioni, i non credenti, le istituzioni, le professioni, tutti i popoli e anche chi non mi comprende”.

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