- Operai senza assegno mobilità, protesta a Termini Imerese
- Da 4 mesi aspettano assegno, burocrazia blocca pagamenti
- Attesa per il consorzio Smart City Group
Protestano i 63 operai dell’ex Bienne Sud, azienda che lavorava per l’indotto Fiat, davanti al municipio di Termini Imerese (Pa). I 63 ex dipendenti da quattro mesi aspettano il pagamento della mobilità in deroga. Dopo che è scaduta la Naspi a inizio di luglio dell’anno scorso, sono rimasti senza paracadute, a metà ottobre per questi lavoratori era stata approvata la norma per la mobilità in deroga.
Fiom, “63 padri di famiglia abbandonati”
“Problemi di burocrazia tra il ministero del Lavoro e l’Inps stanno bloccando l’emanazione del provvedimento per il pagamento degli assegni previsti dalla legge, così in piena pandemia questi 63 padri di famiglia sono abbandonati a se stessi e nella disperazione: tutto questo è indecente”, sbotta il segretario della Fiom siciliana, Roberto Mastrosimone.
Progetto di riconversione dell’ex Blutec
Intanto a Termini Imerese si attende il pronunciamento del Ministero dello sviluppo economico sul progetto di riconversione industriale presentato dal consorzio Smart City Group. Un mese fa, è stata ufficialmente rinnovata la cassa integrazione per i 635 lavoratori Blutec. Obiettivo del consorzio Smart City Group è quello di utilizzare le tecnologie più avanzate disponibili sul mercato, riqualificare l’area ex Fiat per creare un ecosistema industriale all’avanguardia, nodo nevralgico di eccellenza nei settori dell’ambiente e dell’energia. Il progetto, comunque, punta sulle energie rinnovabili, riciclo dei materiali, mobilità sostenibile e uso dell’intelligenza artificiale. Lo scorso 28 gennaio è stata presentata l’offerta definitiva.
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