“La Giunta faccia chiarezza sulle accuse che arrivano dal Consiglio Comunale”. Lo chiede in una nota Francesca Costa, presidente di Confesercenti Palermo dopo le notizie sul “giallo” riguardante 86 milioni di euro destinati ai commercianti per affrontare la crisi determinata dal Covid. Fondi che sarebbero stati utilizzati per coprire i buchi di bilancio senza riuscire, nonostante questo, a chiudere il bilancio.
“Siamo stanchi, in sofferenza e dubbi ci amareggiano”
“Omicron con la nuova ondata di contagi, l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, i consumi che stentano a riprendere sono tutte mazzate per le imprese chiamate a rientrare su misure come il Decreto liquidità del Governo nazionale per cui a breve scatteranno le rate di restituzione. Siamo stanchi e in sofferenza – dice Costa – e il dubbio che risorse così ingenti possano essere state immobilizzate senza produrre benefici per nessuno, ci amareggia profondamente”.
Conclude Costa: “Per questo chiediamo chiarezza e chiediamo che, nell’eventualità queste accuse si rivelassero fondate, si ponga rimedio al danno prevedendo misure di sostegno e/o di compensazione per le imprese sul fronte della tassazione locale”.
Anche le imprese palermitane non ci stanno
“Il Sindaco Leoluca Orlando tratta gli imprenditori palermitani, come fossero suoi nemici personali. L’accusa indiscriminata di evasione fiscale – ha dichiarato il presidente di Confimprese Palermo, Giovanni Felice – l’atteggiamento contro le associazioni di categoria, i provvedimenti vessatori sul traffico, sono parte importante della crisi che colpisce il sistema imprenditoriale palermitano”.
“Quanto avvenuto con i ristori – continua il presidente di Confimprese Palermo – dimostra come le imprese palermitane non rientrino nell’agenda di governo del sindaco anzi, ove possibile vanno colpite, con veri e propri attacchi premeditati, come ad esempio le migliaia di avvisi di pagamenti inviati che spesso riguardano tasse già pagate. Capita, che essendo passati anni, non si riesca a provare il pagamento e quindi devono essere ripagati”.
“Chi è l’evasore?”
“Caro Sindaco, è facile accusare gli imprenditori di essere evasori seriali perché non hanno pagato – conclude Giovanni Felice – ma mi chiedo. Lei come si definisce, visto che ha usato soldi dello Stato destinati a imprese in seria difficoltà per mantenere, in maniera virtuale, in piedi l’azienda (il Comune) che Lei amministra?”.
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