“L’esercizio provvisorio votato dal Parlamento regionale, è in contrasto con le nuove norme di contabilità pubblica. Sono in discussione anche le spese obbligatorie”.
Lo sostiene Sicilia Nazione che denuncia: “Secondo il Dlgs 118 del 2011, recepito integralmente dall’Ars nei mesi scorsi, per il 2016 l’esercizio provvisorio si deve svolgere sulla base delle previsioni di entrata e di spesa dell’ultimo bilancio di previsione approvato. Ma questo bilancio è stato impugnato dal governo nazionale e allora l’assessore all’Economia Baccei ha adottato un escamotage in contrasto con le norme di contabilità pubbliche vigenti anche in Sicilia: chiedere all’Ars di approvare un esercizio provvisorio riferito alle previsioni di entrata e di spesa contenute nella proposta di bilancio approvata dalla Giunta regionale il 21 dicembre 2015”. Secondo il movimento indipendentista, “il papocchio è ormai inestricabile e nessun deputato regionale, tantomeno i componenti della Commissione Bilancio dell’Ars, si sono accorti della questione, tanto da approvare un esercizio provvisorio che non rispetta né la ratio, né i dettati delle norme di contabilità pubblica”.
“Il governo regionale – aggiunge Sicilia Nazione – in cambio di briciole, ha rinunciato nel 2014 a contenziosi con lo Stato per milioni di euro e non ha difeso le prerogative autonomistiche in materia di bilancio, chiedendo il recepimento unilaterale, immediato e unilaterale della normativa nazionale. Questo stratagemma è stato architettato per consentire all’esecutivo siciliano di spendere più risorse di quelle disponibili, creando ulteriore deficit”.
Per Sicilia Nazione, “grazie a questi espedienti sono in discussione anche le spese obbligatorie. Il primo responsabile è l’assessore Baccei che aveva garantito che non si sarebbe fatto ricorso all’esercizio provvisorio e invece ne ha proposto uno difforme dalle leggi sulla contabilità pubblica”. “I deputati regionali avviino la raccolta di firme per presentare una mozione di sfiducia individuale all’assessore all’Economia – conclude Sicilia Nazione – per mancato rispetto dell’equilibrio economico e finanziario e mancata attuazione delle normative sulla contabilità pubblica”.
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