Investito da monopattino mentre giocava guardato a vista nell’area pedonale di piazza Sant’Anna, nel centro storico di Palermo. Trasportato all’ospedale dei Bambini manca l’ortopedico e dopo gli esami per verificare il danno subito, la nuova corsa a Villa Sofia: lì c’è il medico specialista ma al quinto piano e l’ascensore non funziona. E per un giorno il bimbo non è stato ingessato.
Una odissea, surreale e preoccupante. L’episodio, come scrive il Giornale di Sicilia, è accaduto domenica ad un bimbo di quattro anni che ha subito nell’impatto una frattura scomposta alla gamba. I due ragazzi, a bordo del mezzo, anziché fermarsi ed aiutare si sono dileguati nella confusione generale. Segue la naturale corsa in ospedale per le cure necessarie.
L’incidente
Lucrezia Notarbartolo, mamma del piccolo Adriano – la vittima dei pirati dell’area pedonale – è tra il pubblico di un noto locale di piazza Sant’Anna: suo marito Yannis è un musicista che si sta esibendo con la band. Poco distanti Adriano e la sorellina stanno giocando guardati a vista. Subito dopo la mamma è chiamata dalla figlia con voce preoccupata.
“Ho sentito le urla di mio figlio”
“Mentre mi giravo già sentivo le urla di mio figlio – racconta – quando sono arrivata sul posto c’era una ragazza che lo teneva tra le braccia e mi diceva scusami non abbiamo fatto in tempo a frenare”.
Nella confusione, la ragazza è fuggita via con l’altro passeggero. “Il monopattino è passato del tutto sopra la gamba di mio figlio – continua la signora Notarbartolo – la frattura si vedeva a occhio nudo”.
La denuncia alla polizia
La famiglia ha sporto denuncia alla polizia nella speranza che le immagini delle telecamere di video sorveglianza possano aiutare a risalire alla coppia alla guida del monopattino pirata.
“Ci vorrebbero più controlli – attacca Lucrezia Notarbartolo – questi mezzi hanno lo stesso potenziale di un motociclo. I ciclomotori, così come le biciclette, sono banditi, i monopattini invece possono fare quello che vogliono?”.
Angelo Colucciello, il comandante della polizia municipale è intervenuto mostrando solidarietà alla famiglia ed il dispiacere per l’accaduto assicurando inoltre che “I controlli vengono fatti con tutti gli agenti” ed ancora: “Tutti gli agenti che è possibile schierare, sono sul campo”.
L’intervento dei sanitari del 118
Sul posto sono poi arrivati i sanitari del 118 che hanno trasportato il piccolo all’ospedale di via Benedettini.
Non c’è l’ortopedico all’ospedale dei Bambini
Come riferisce il Giornale di Sicilia, l’episodio ha pure un seguito perché oltre all’incidente si aggiunge il resto. Giunti all’ospedale dei Bambini “L’ortopedico non c’è”. Appurata la sua assenza la madre racconta: “Riusciamo a fare una lastra – prosegue la mamma – dopo una lunga attesa”.
A Villa Sofia l’ascensore è rotto
Esami alla mano, l’ambulanza viene dirottata a Villa Sofia, “tra buche che probabilmente hanno soltanto peggiorato la situazione – sottolinea Lucrezia Notarbartolo – non è possibile che una città sia ridotta in questo stato”.
E a Villa Sofia l’ortopedico c’è ma al quinto piano e l’ascensore è rotto. “Siamo riusciti a salire grazie ad una staffetta di badge prestati da alcuni infermieri ai sanitari del 118”, racconta la mamma del piccolo. La famiglia raggiunge il reparto grazie agli ascensori di servizio riservati ai medici, e dopo la diagnosi è costretta a tornare nuovamente all’ospedale dei Bambini per firmare le dimissioni. Senza che la gamba del piccolo Adriano sia ingessata.
“Per questo abbiamo dovuto aspettare, perché la domenica non ingessano – spiega Notarbartolo – così il giorno dopo siamo andati al Cervello per l’ingessatura, girando il terzo ospedale”. Il piccolo è in attesa di capire se dovrà operarsi: la famiglia di scoprire i volti della coppia fuggita.
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