Blitz antiassenteismo a Castelbuono e Collesano. Quindici gli indagati dopo le indagini dei carabinieri della compagnia di Cefalù.

Sono state applicate quindici misure cautelari personali: nove interdittive della sospensione dal pubblico ufficio o servizio per la durata di otto mesi; sei coercitive dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Il provvedimento è stato emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta di quella Procura della Repubblica.

Le indagini, avviate sul finire del 2016 dalla Compagnia di Cefalù e dalle Stazioni di Castelbuono e Collesano a seguito della ricezione di un esposto consentivano di documentare, sia mediante attività tecniche e sistemi di videosorveglianza sia con tradizionali servizi di osservazione e pedinamento, ripetute e ingiustificate assenze durante l’orario lavorativo da parte di alcuni impiegati comunali di varie aree funzionali, nonché di taluni lavoratori socialmente utili (nell’ambito del “progetto attività donne” finanziato dalla Regione Siciliana) del Comune di Collesano che erano soliti assentarsi sistematicamente, durante il servizio, per effettuare commissioni personali o addirittura, in alcuni casi, per svolgere altre prestazioni di lavoro per conto di privati (pulizie in ambito domestico e presso stabili condominiali.

>Nell’indagine, oltre le quindici misure eseguite, ci sono stati diversi altri indagati, pubblici lavoratori dei suddetti enti nei cui confronti si procede a piede libero.

Nell’indagini sui furbetti del cartellino gli indagati complessivamente sono 20. Nel comune di Castelbuono sono tutti impiegati comunali che prestano servizio preso lo stabile comunale dove è presente un badge denominato “Municipio Sant’Anna”, in Via Sant’Anna 25; presso la biblioteca comunale dove c’è un badge denominato “Biblioteca Badia”, in Via Roma 25; e presso il museo civico badge “Castello Museo Civico”, in Piazza Castello s.n.c. nel Castello dei Ventimiglia).

Nel comune di Collesano anche qui si tratta oltre che di dipendenti comunali anche di lavoratori socialmente utili che prestavano servizio nel palazzo comunale.

A Collesano era stato finanziato un “Progetto attività donne”. Alcune donne indagate facevano parte del progetto e sono retribuite da un ente previdenziale. I carabinieri della compagnia di Cefalù hanno piazzato diverse telecamere nei luoghi di lavoro dove erano piazzati i lettori per i badge e hanno fatto un raffronto con quanto accertato dai pedinamenti e dai documenti presentati dai dipendenti pubblici e dai precari.

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