• Stamattina un altro blitz antimafia a Palermo con 8 arresti
  • Sono 11 i casi di pizzo documentati, di cui solo 2 denunciati spontaneamente
  • Confcommercio, “Strada verso la liberazione dalle pressioni criminali è ancora lunga”

“La battaglia contro la criminalità mafiosa e contro il giogo del “pizzo” registra un altro successo importantissimo a distanza di appena 24 ore dalle due operazioni d’ieri. Ma gli arresti di oggi sono anche la conferma che la strada verso la liberazione dalle pressioni criminali è ancora lunga”. Sono le parole di Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, a commento della nuova operazione antimafia di questa mattina che ha colpito il mandamento mafioso palermitano di Tommaso Natale.

Sono 11 i casi richiesta di picco documentati, due denunciati

Nell’ambito dell’operazione “Bivio 2” spuntano 11 casi di pizzo documentati, di cui solo 2 denunciati spontaneamente dalle vittime, nonostante siano stati commessi con particolare violenza e con atti intimidatori. “Nel ringraziare i carabinieri del comando provinciale di Palermo – dice Di Dio -, che con un’efficienza che ci fa essere orgogliosi delle risposte dello Stato e delle forze dell’Ordine hanno inferto un ulteriore colpo alla cosca di Tommaso Natale, non posso che rilanciare l’invito a continuare a denunciare con coraggio tutti gli episodi di pressione criminale. Tutti noi imprenditori, così come tutti i cittadini, abbiamo il dovere di comprendere che ognuno deve fare la propria parte a tutela della libertà d’impresa e della propria dignità. Tutte le associazioni di categoria aderenti a Confcommercio non si stancheranno mai di mostrarsi, sempre e orgogliosamente, senza se e senza ma, al fianco delle istituzioni e dello Stato per dare il doveroso contributo a un vero e profondo cambiamento culturale”.

L’operazione di stamani

Stamani i carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, nei confronti di 8 indagati (7 in carcere e 1 ai domiciliari), ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate, danneggiamento seguito d’incendio. L’indagine, seguita da un pool di magistrati coordinati dal Procuratore Aggiunto dottore Salvatore De Luca, costituisce un’ulteriore fase di un’articolata manovra investigativa condotta dal Nucleo Investigativo di Palermo sul mandamento mafioso di Palermo Tommaso Natale.