Un ragazzo di 16 anni di Isola delle Femmine è stato denunciato per avere dato una testata ad un agente della polizia municipale. Era in corso la processione di San Pietro e come previsto da ordinanza del sindaco alcune strade erano chiuse al traffico.
Il ragazzo i bici voleva passare da una delle strade chiuse. L’agente della polizia lo ha bloccato e il giovane lo ha colpito al volto con una testata. E’ stato denunciato dai carabinieri per lesioni. L’agente della polizia municipale è stato trasportato in ospedale per essere medicato e refertato.
La festa non organizzata a Isola delle Femmine
Una festa non autorizzata è stata organizzata sull’isolotto di Isola delle Femmine. In 200 si sono spostati da un club sulla costa sull’isolotto. L’evento “non autorizzato”, e non autorizzabile spiegano dalla Lipu, è stata fermato dalla guardia costiera e dalla guardia di finanza.
Tutti identificati
I militari sono arrivati con le motovedette e hanno identificato tutti. Sono stati chiamati a supporto gli equipaggi di una dozzina di pattuglie tra carabinieri, finanzieri e poliziotti per identificare i partecipanti alla festa. La festa è iniziata nel locale.
Poi verso a decisione di spostarsi sull’isolotto che è di proprietà privata ma anche riserva e area marina protetta. Con le barche hanno raggiunto i 15 ettari di roccia dove spicca con una torre parzialmente distrutta. Un luogo esclusivo per una festa altrettanto esclusiva a cui hanno partecipato persone della borghesia palermitana, imprenditori e professionisti conosciuti.
Di Dio: “Un fatto gravissimo”
“Dal 1998 a ieri a nessuno era venuto in testa di prendere d’assalto l’isolotto riserva naturale. Una cosa davvero molto grave. Anche perché in questo periodo visto che ci sono specie che nidificano nell’isola e dal primo marzo al 30 giugno le visite sono sospese come si trova scritto sull’isola dove c’è in più punti affisso il regolamento”. E’ molto sconfortato Vincenzo Di Dio direttore della riserva gestita dalla Lipu. “Ho fatto un sopralluogo sull’isola. Un vero scempio – aggiunge Di Dio -Tante cicche di sigarette, bottigliette di vetro, di plastica e tanti bicchieri. Hanno accatastato della legna e volevano fare un falò. Mi dicono che si tratta di imprenditori e professionisti conosciuti. Un vero disastro. La riserva è fruibile, ma attraverso i percorsi e i sentieri. In tanti arrivano sull’isolotto e lasciano questa zona di riserva meglio di come la trovano non certo in questo modo”.
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