“Nessuno vuole mettere le mani nelle tasche dei cittadini, semmai il voto della seduta odierna si infrange contro una realtà diametralmente opposta. Perché senza l’aumento dell’Irpef, parte essenziale del Piano di riequilibrio, approvato il mese scorso, si perderà il diritto ai 180 milioni del ‘Salva Palermo’ e la città rischierà il default”. Arriva la reazione dei consiglieri comunali di Sinistra Comune, che sostengono l’amministrazione Orlando, alla bocciatura da parte dell’assemblea dell’aumento delle addizionali Irpef.
“Sarebbe rimasta invariata la pressione fiscale”
L’aumento dell’Irpef non sarebbe ricaduta sule tasche dei palermitani secondo il gruppo. Secondo Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno, infatti, “le ripercussioni dell’addizionale Irpef sarebbero state neutralizzate dalla normativa nazionale, che prevede una aliquota ridotta per il 2022, in concreto mantenendo invariata la pressione fiscale”.
La denuncia, “demagogia e arroganza”
I consiglieri che sostengono l’attuale sindaco non ci stanno agli attacchi arrivati da più fronti nel corso del consiglio prima e a colpi di comunicati stampa poi. “La totale demagogia e l’arroganza con cui sono stati portati avanti i lavori da molte forze politiche e dalla Presidenza dell’Aula, confligge con l’evidenza che quel piano è necessario per garantire la vita del Comune di Palermo e, quindi, evitare il dissesto finanziario”.
Retorica ‘anti-tasse’
“Italia Viva, la Lega, ma anche tutti i gruppi civici che gravitano attorno a queste forze – prosegue la nota di Sinistra Comune – dovrebbero casomai dare senso alla loro presenza nel Governo Draghi, rappresentando in quella sede l’iniquità degli aiuti proposti alle grandi città italiane, con Palermo che riceve meno del 15 percento di quanto viene dato a Torino o a Napoli. Invece, piuttosto che assumersi qualche responsabilità, continuano ad alimentare una retorica ‘anti-tasse’, che non eviterà aumenti ma, anzi, esporrà il Comune a ulteriori ritardi e guasti funzionali. Senza queste entrate certe non si potrà redigere il bilancio 2021/23 e questo sta già avendo gravissime conseguenze sociali come ci hanno ricordato le dimostrazioni degli ultimi giorni dei lavoratori del teatro Massimo e del teatro Biondo”.
Una delibera consiliare
Sinistra Comune fa sapere, infine, che depositerà domani una nota per la predisposizione di una delibera consiliare che rimoduli il tributo affinché ciascuno possa concorrere alle spese pubbliche in ragione della propria capacità contributiva. “E’ di importanza fondamentale infatti applicare il principio della progressività ed introdurre soglie al di sotto delle quali prevedere anche l’esenzione totale”.
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