Leoluca Orlando ci ripensa: il sindaco ha infatti chiesto, al Consiglio Comunale, il ritiro della delibera relativa al raddoppio dell’addizionale Irpef. Un atto che ha rischiato il respingimento nell’ultima seduta a Sala delle Lapidi, con 15 voti contrari su 16 necessari. Documento salvato dall’uscita dall’aula dei consiglieri di centrosinistra, che hanno così impedito il raggiungimento del numero legale.

Orlando sulla delibera Irpef: “Necessaria rivisitazione”

Una richiesta di ritiro che il primo cittadino ha così giustificato nella sua lettera destinata ai consiglieri comunali. “La Giunta Comunale ha avuto modo di svolgere un approfondimento relativo alla delibera sull’addizionale Irpef. Documento in atto all’esame del Consiglio Comunale. Alla luce di quanto emerso anche nel corso del dibattito in Consiglio, la Giunta ritiene opportuna una rivisitazione dell’atto deliberativo. Questo anche per verificare la possibilità di tener conto di esigenze di equità fiscale. Specie a favore delle fasce più deboli. Pertanto si chiede che tale atto venga restituito al proponente“.

Tradotto, il sindaco e la sua Giunta proveranno ad aggiustare il tiro, per adattare l’atto ad una forma più consona di “giustizia sociale”. Probabile quindi il ricorso a scaglionamenti per fasce di reddito o eventuali esenzioni, come successo per altri aumenti inseriti all’interno del piano di riequilibrio. Una manovra che rimane comunque da lacrime e sangue, visto che è impensabile una riduzione sostanziale degli incrementi dell’addizionale, così come prospettati nella proposta di accordo inviata al Governo nazionale. Ciò almeno che, da Roma, si adeguino le somme destinate al capoluogo siciliano, così come sottolineato dal primo cittadino durante il suo intervento d’aula.

Argiroffi: “Orlando usa tasche cittadini per nascondere voragini”

Fortemente contrariata la consigliera comunale del gruppo “Oso” Giulia Argiroffi. L’esponente di Sala delle Lapidi non lesina critiche nei confronti del primo cittadino. “Orlando non è difensore dei deboli, anzi lui usa le tasche dei cittadini per cercare di nascondere le voragini della sua pessima amministrazione. Questa nota è il segno tangibile della paura che Orlando sente, dopo 40 anni di menzogne, di essere svelato per quello che è. Un pessimo gestore della cosa pubblica, uno che ha messo il suo personale interesse, la salvaguardia della sua immagine personale, davanti al bene comune”.

M5S: “Mettere in discussione esiguo contributo nazionale”

Soddisfatto della decisione del sindaco il gruppo consiliare del M5S. “Accogliamo con soddisfazione la missiva a firma del sindaco e dell’assessore al bilancio indirizzata al presidente del Consiglio comunale per la restituzione alla Giunta della proposta di variazione dell’aliquota di compartecipazione dell’addizionale comunale Irpef. Nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale, la nostra capogruppo Viviana Lo Monaco ha rappresentato alla presidenza la necessità di ulteriori approfondimenti. Ciò al fine di valutare possibili strade che potessero, di fatto, salvaguardare maggiormente le esigenze di equità fiscale. Questo coordinando questa proposta di deliberazione con specifiche agevolazioni nazionali”.

“Come M5S – proseguono – auspichiamo che si possa rimettere in discussione l’esiguo contributo previsto dal Governo nazionale, chiedendo di individuare per Palermo, cosi come fatto per altre grandi città, maggiori somme necessarie a rimettere in sesto l’Amministrazione, con l’impegno di fare meglio nella gestione delle risorse disponibili, ma investendo per risanare nel profondo i tanti deficit organizzativi e di organico. È il momento di fare appello all’impegno di ciascuna forza politica, pensando con lungimiranza alle esigenze della cittadinanza nel suo complesso e non soltanto a personali interessi propagandistici.E’ da scongiurare qualsiasi aumento delle tasse ai cittadini palermitani e lavoreremo come m5s per questa soluzione”