Seduta di fuoco in Consiglio Comunale a Palermo relativa all’accordo fra Stato e Comune sul percorso del piano di riequilibrio. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando è intervenuto in aula, per definire lo stato della delibera di intesa inviata a Roma. Un’audizione nella quale il primo cittadino ha segnalato alcune perplessità in merito ai criteri di assegnazione delle risorse destinate al riequilibrio dei conti. Comunale ripartirà domani.
Interviene Orlando, si accende il dibattito
Critiche mosse da Orlando soprattutto facendo il confronto fra quanto avuto da comuni come Napoli e Torino rispetto alle risorse destinate a Palermo. Nella ricostruzione dei fatti, il Professore è partito proprio dal tanto contestato iter che ha seguito l’atto. “Quest’accordo è all’interno delle misure della legge di bilancio 22-24, unitamente ad un altro intervento legato ai Comuni della Sicilia e della Sardegna. Questo ha comportato la possibilità per il Comune di Palermo di ottenere risorse. Come saputo, il Comune di Palermo non ha un disavanzo come quello di Napoli, criterio che contesto vista la nostra condizione di sovraccredimento“.
Una differenza di risorse sulla quale il sindaco spinge per una revisione, invitando il Consiglio Comunale a prendere una posizione netta in merito. “Il Governo nazionale dovrebbe farsi carico di un intervento di perequazione. Non capisco perchè per Napoli e Torino c’è stato un’enorme afflusso di risorse e a Palermo solo 180 milioni di euro“.
Il primo cittadino, nel corso del dibattito, ha risposto anche ad alcune delle numerose critiche mosse a Sala delle Lapidi. “Negli ultimi due anni, ho potuto contare su dieci consiglieri comunali. Sulle condizioni per il dopo, bisogna evitare il dissesto. Noi abbiamo pensato al personale e alle stabilizzazion. Su Amat, finalmente abbiamo il piano industriale. Voglio ricordare che questa procedura si è conclusa otto giorni fa. Siamo stati in presenza, con l’art.567, di una procedura innovativa. Lo dimostra il fatto che abbiamo avuto ben 20 bozze di accordo”.
Stefania Petyx segue la seduta
Un dibattito d’aula che, nella giornata odierna, vanta un’ospite d’eccezione. Tra gli scranni del pubblico è infatti presente l’inviata di Striscia La Notizia Stefania Petyx. La giornalista ha realizzato alcuni video durante gli intervento del sindaco e di alcuni consiglieri comunali.
Chiesto il prelievo della delibera Irpef
A fine seduta, il consigliere di Fratelli d’italia Girolamo Russo ha chiesto di prelevare la delibera sull’Irpef. Lo stesso esponente di centrodestra ha posto precise critiche al primo cittadino durante il confronto d’aula. “Ho ascoltato la relazione del sindaco, ma mi sembra che ci sia una lacuna. Si è provveduto a fare un accordo senza che vi sia stata l’approvazione delle delibere propedeutiche al piano di riequilibrio. Uno su tutti è quello dell’addizionale Irpef, una delle più importanti. Per questo ne chiedo il prelievo”. Un atto sul quale poi si è arenata la seduta per mancanza del numero legale.
Piovono critiche dalle opposizioni
Piovono critiche pesanti dalle opposizioni. Durissimo e molto articolo il discorso del consigliere comunale del gruppo “Oso” Ugo Forello, il quale ha accusato il sindaco di avere dichiarato il falso. “Affermo che lei, sindaco, ha posto in essere atti di gravissima scorrettezza. Documenti che lei e il segretario generale avete posto in essere. Ci è venuto a rappresentare qualcosa che non è avvenuta nella maniera in cui l’ha raccontata. Dire qui che quest’accordo è il risultato di un accordo fra gli uffici comunali è una bugia. Non possiamo accettare che si dica questo. Dire che è frutto di un’intesa fra gli uffici e il Consiglio Comunale è un’altra bugia. Voi avete cercato di prendere in giro il Consiglio Comunale e i cittadini palermitani, nonchè di bypassare la ragioneria generale”.
L’attacco al segretario generale
Critiche che Ugo Forello, insieme alla collega di partito Giulia Argiroffi, muove nei confronti del segretario generale. “Questa è la sconfitta di quello che lei ha rappresentato cinque anni fa, ovvero il concetto di squadra. Lei soprattutto ha fallito rispetto al clima che ha creato negli uffici comunali. Lei lascerà le macerie. Queste fratture sono difficilmente rimarginabili. Lei ha la responsabilità di aver scelto un segretario generale che invece di creare armonia fra gli uffici, li ha sistematicamente bypassati, rispondendo con delle controdeduzioni ad un parere contabile. Operazione che oltrepassa le sue funzioni e poteri”.
“Inseriti dati falsi nell’accordo”
Un attacco che, secondo l’ex esponente pentastellato, riguarderà il passato presente e il futuro della città. “La struttura è già crollata. I dati falsi inseriti volutamente dal segretario generale nel piano di riequilibrio e nell’accordo creano un pericolosissimo elemento per la prossima amministrazione. Io avrei voluto comprendere come si fa a sfalsare così tanto il tasso di riscossione, come si fa risolve il problema dell’addizionale IRPEF, visto che arriveranno otto milioni in meno e che bisognerà prenderli da lì. Anche su questo, il segretario generale non ha mai risposto. Di tutto questo avevamo il diritto di discuterne prima di mandare la delibera al Governo nazionale. Non c’è nulla rispetto a valorizzazione del patrimonio, investimenti e razionalizzazione delle società partecipate”.
Assenze fra i banchi della maggioranza
Un dibattito nel quale si registrano diverse assenze fra i banchi dell’ex maggioranza del sindaco. Fra i pochi scudi elevati a favore del sindaco c’è quello di Barbara Evola, che ha chiesto alle opposizioni cosa abbiano fatto a livello nazionale per evitare la situazione in essere oggi. “Mi pare che questo Consiglio Comunale è un pò afflitto dal male del tempo. Vivere in un eterno presente. Quando non si è collegati con il passato e si vive giorno per giorno, si perde non solo la dimensione dei percorsi ma soprattutto c’è una difficoltà di immaginare e costruire il futuro. Perchè continuare a ripetere da cinque anni che manca il personale forse ci fa perdere di vista quali sono le politiche che sono state sostenute dalle forze qui rappresentate al Governo nazionale, che hanno portato alle problematiche che poi vengono rappresentate nelle note. Ma perchè chi oggi si trova in quest’aula ed è rappresentato a Roma non ha fatto nulla?”.
M5S: “Estrema delusione per il piano, ma colpe anche del Consiglio”
Posizione divisa fra due fuochi quella invece espressa dalla capogruppo del M5S Viviana Lo Monaco. “Non ho apprezzato il modo in cui l’aula è stata ingessata. Mi chiedo quando arriverà il parere della Corte dei Conti sul piano di riequilibrio. Chiunque verrà avrà facoltà di rimodulare il tutto. Da una parte, esprimo estrema delusione. Se siamo arrivati a questo piano di riequilibrio è perchè l’Amministrazione non ha creato le precondizioni per evitare alcune situazione. E’ mancato il controllo delle partecipate, c’è spesso un’inerzia o mancanza di coordinamento fra gli uffici. Problemi che riguardano il singolo ma anche da chi dovrebbe governare questa complessità. E’ evidente un mancato controllo del territorio e non si può sempre fare riferimento alle mancanze di risorse economiche ed umane. Quest’organizzazione è fallace. Detto questo, io ritengo che abbiamo dei doveri.
L’esponente pentastellata ha poi manifestato tutte le sue perplessità in merito alla condotta del Consiglio Comunale. “Avremmo avuto il dovere di comprendere le urgenze. Fare la nostra parte. Ci sono diverse delibere all’ordine del giorno. Sono atti che potrebbero aiutare gli uffici ad andare avanti con maggiore serenità. C’è una parte di responsabilità ricadente sul Consiglio Comunale. Non centra nulla la campagna elettorale. Ma su atti super partes che riguardano la città e il bene comune dobbiamo rimanere bloccati? C’è un momento per la polemica e uno per lavorare”.
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