Scongiurato, almeno per il momento, il raddoppio dell’addizionale Irpef a Palermo. Il Consiglio Comunale ha respinto la delibera relativa agli aumenti imposti all’interno del piano di riequilibrio. Un voto che si è concluso con l’applauso dei gruppi di opposizione. Ventisei i presenti al momento della verità: diciassette i voti contrari, sei gli astenuti e tre favorevoli, ovvero i consiglieri di Sinistra Comune, lasciata da sola sul sostegno all’atto.
Orlando: “Impedire modifiche scelta irresponsabile”
Non tarda ad arrivare la risposta di Leoluca Orlando che, in un paio di righe, definisce “irresponsabili” coloro i quali hanno deciso di respingere la delibera. “Il rifiuto di modificare come proposto dalla Giunta, secondo criteri di equità fiscale, la delibera sull’addizionale Irpef costituisce una scelta, ancora una volta, in danno della città e dei lavoratori da parte di consiglieri comunali irresponsabili“.
Respinta la richiesta di ritiro del sindaco
L’unità del centrosinistra è così durata meno di 24 ore rispetto alla prima uscita pubblica del candidato sindaco Franco Miceli. Una sedura caratterizzata da un dibattito infiammato dal dietrofront annunciato nei giorni scorsi dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Il Professore aveva chiesto il ritiro della delibera. Proposta rimandata al mittente dall’aula, con la Giunta che sarà così costretta a ripresentare l’atto, come avvenuto in passato per altre delibere, come quella ad esempio del consuntivo 2020.
Soddisfatto del risultato d’aula il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Girolamo Russo. “Siamo finalmente vicini a compiere un passo importante per trovare la quadra su una delibera propedeutica al piano di riequilibrio. Quella presentata era una grossa porcheria, senza nessun criterio di perequazione sociale. Auspichiamo che al più presto porti il sindaco porti un atto più coerente. Lancio un messaggio alla sua maggioranza politica. Non si faccia terrorismo come fatto in passato su altri atti, perchè non ne abbiamo bisogno. Da sempre l’Amministrazione Comunale, quando un atto è stato bocciato, lo ha sempre ripresentato”.
Tramonta il raddoppio dell’Irpef, vincono le opposizioni
Un respingimento, a dire il vero, che era già nell’aria. Il “no” alla delibera era stato infatti sfiorato nell’ultima seduta di Consiglio Comunale. Giovedì furono quindici i voti contrari su sedici “no” necessari. Un fatto sul quale il primo cittadino aveva pensato ad alcune modifiche, chiedendo al contempo un’unità di Sala delle Lapidi per chiedere maggiori contributi economici al Governo nazionale. Richiesta ritenuta troppo tardiva da parte delle opposizioni, che hanno così dato l’estrema unzione alla delibera.
Fatto sottolineato anche dal consigliere di Italia Viva Francesco Bertolino, anch’esso contrario alla delibera. “Abbiamo bocciato l’aumento delle aliquote Irpef, condividendo una battaglia che il gruppo di Italia Viva ha combattuto fin dall’inizio. Ciò ritenendo sconsiderato un simile aumento dell’addizionale. Abbiamo più volte chiesto un confronto in aula, che è mancato in queste settimane. Solo tardivamente, il sindaco si è presentato qualche giorno fa a Sala delle Lapidi, riproponendo la stessa delibera. Capendo che non aveva i numeri, ha provato a ritirare l’atto. Cosa che fortunatamente non è riuscita nel rispetto istituzionale dell’aula. E’ mancato il confronto. Sarebbe potuta essere un’occasione per pensare insieme un piano di riequilibrio condiviso, accettabile per tutta la città”.
“Scongiurato pericolo aumenti dell’Irpef”
Sceglie la linea morbida il M5S. Il gruppo grillino poteva contare in aula su un’unica presenza, quella della capogruppo Viviana Lo Monaco. La consigliera pentastellat ha votato a favore della restituzione, mentre si è astenuta sul voto finale. Una decisione che il gruppo grillino spiega così. “Scongiurato il pericolo degli aumenti dell’addizionale comunale all’Irpef. Il M5S continuerà a lavorare con i suoi rappresentanti a Roma. Ciò affinchè il Governo nazionale intervenga per salvare Palermo dal dissesto e dalle conseguenze che sarebbero ancora più gravi per tutti i cittadini. Occorre un “Piano nazionale per Palermo”. Ai cittadini palermitani non è possibile chiedere aumenti dell’Irpef, peraltro inqui e sconsiderati. Per questo, oggi abbiamo votato a favore della restituzione dell’atto”.
“Bocciatura figlia di una condotta colpevole di Orlando”
Critica la posizione del gruppo “Oso“. Gli ex componenti del M5S Giulia Argiroffi e Ugo Forello hanno fortemente creduto nel respingimento della delibera sull’Irpef. “La bocciatura della proposta di aumento delle tasse é avvenuta in maniera trasversale in un’aula consiliare condizionata da pressioni mediatiche e ha decretato il fallimento della sua amministrazione dopo avere registrato anche l’abbandono della nave, ormai alla deriva, anche da parte dei fedelissimi, quelli ufficiali e quelli travestiti. La decisione di oggi é il risultato di una condotta colpevole e scellerata del sindaco che ha causato negli ultimi anni un buco di oltre 275 mln e che ha deciso di non intraprendere e condividere con il Consiglio alcun percorso di vero risanamento della macchina comunale, delle partecipate e dei servizi. L’aumento delle tasse ai cittadini, così stando le cose, sarebbe stato solo funzionale ad alimentare il sistema clientelare e di sperperi di Orlando. Pertanto ne chiediamo le sue immediate e definitive dimissioni da Sindaco di Palermo.
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