Alcune bombolette di gas da campeggio sono state incendiate davanti alla palestra Cannata in via Franz Lehar di Palermo. L’esplosione ha provocato il danneggiamento della vetrata d’ingresso della struttura dove si allenano numerosi pugili.

Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento il rogo ed evitato danni ulteriori. Le indagini sono condotte dai carabinieri che hanno sentito i titolari e acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza.

A gestire la palestra è il maestro Salvo Cannata, zio del pugile Benny Cannata con cui lavorava e da cui si è separato ormai qualche anno fa per aprire un’altra scuola.

I carabinieri, intervenuti dopo l’allarme lanciato da alcuni residenti che hanno contattato il 112 segnalando quanto accaduto, hanno ascoltato il titolare per cercare di chiarire le origini del rogo. Pochi dubbi sul fatto che qualcuno abbia posizionato le bombole davanti alla porta.

La struttura di via Franz Lehar purtroppo non è dotata di alcun sistema di videosorveglianza, né ci sarebbero impianti nelle vicinanze che potrebbero aver ripreso i responsabili mentre si allontanavano.
Cannata avrebbe spiegato ai carabinieri della stazione Uditore di non aver ricevuto strane “visite” o richieste estorsive e di non aver avuto, per esempio, problemi o contenziosi di natura economica con qualche ex collaboratore. I danni registrati nella palestra non risulterebbero coperti da polizze assicurative.

I terribili precedenti

Molti i precedenti, anche tragici, nelle ultime settimana. Una fuga di gas ha provocato in un’abitazione a Tortorici l’esplosione di una bombola uccidendo una donna e ferendone altri quattro. Grave il figlio di 12 anni, trasportati in elisoccorso a Catania. A rimanere feriti in modo meno grave anche un uomo, il cugino della donna di 15 anni e un’altra familiare.

Quadro clinico

I tre feriti meno gravi, ricoverati a Sant’Agata di Militello, ora stanno meglio. Sono intervenuti i vigili del fuoco. La donna di 65 anni e il 14enne hanno riportato ustioni di secondo e terzo grado: la donna su quasi tutto il corpo. Il ragazzo su volto, mani e gambe. Per la donna non c’è stato nulla da fare.

L’esplosione ad Ispica

Momenti di paura nello scorso mese di marzo si sono registrati ad Ispica, nel Ragusano. A causa dello scoppio di una bombola di gas in un furgone-bar danneggiata la facciata del palazzo dietro al mezzo utilizzato per l’attività. Ad intervenire in quel caso la squadra operativa del distaccamento di Modica. La bombola che alimentava alcuni impianti di cottura è  scoppiata ed il gas esploso, danneggiando la facciata del palazzo retrostante. Fortunatamente quella volta non si registrarono danni a persone.

A Palermo due palazzine evacuate

Un altro boato nella notte aveva svegliato nel febbraio scorso Palermo, ad esplodere sempre una bombola con due palazzine evacuate ed un ferito lieve. I vigili del fuoco intervennero in via Umberto Maddalena, in zona Boccadifalco. Pare che la deflagrazione avvenne a causa di una perdita di gas da una bombola di uno degli appartamenti. I danni si propagarono anche nell’attiguo immobile. Ecco perché fu necessario sgomberare due palazzine. In totale 10 le persone evacuate, Tra loro anche una donna rimasta lievemente ferita dall’esplosione.

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