Si scalda il clima, e non solo quello giudiziario, intorno a Fabrizio Ferrandelli candidato sindaco di Palermo e si allontana l’apparentamento con Forza Italia anche se l’ultima parola per gli azzurri spetterà a Silvio Berlusconi.

Le posizioni, però, sembrano allontanarsi:”Non sono stato, non sono e non sarò il candidato di Miccichè – dice Fabrizio Ferrandelli -, pensavo di essere stato sufficientemente chiaro, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Sono stanco di essere oggetto, mio malgrado, di dibattiti su questioni interne ai partiti: non sono questi i temi che possono risollevare Palermo. Ribadisco, ove ce ne fosse ancora bisogno, che i miei alleati sono esclusivamente le cittadine e i cittadini di questa città. Nessun altro”.

Qualcuno deve aver fatto notare al candidato che c’è spaccatura in Forza Italia e che non si può essere vicini a mondi fra di loro incompatibili.

Sono impegnato con la mia squadra composta da tecnici e professionisti di alto valore – aggiunge –  a completare il programma di governo per Palermo condiviso con tutti i cittadini e cittadine che hanno partecipato alla PalermoCrazia e che presenterò a breve alla città in una iniziativa pubblica” conclude il leader dei Coraggiosi.

La risposta del commissario di Forza Italia non tarda: “Ferrandelli ha ragione, non mi ha mai chiesto di essere il mio candidato, né gliel’ho mai chiesto io. È normale che la sua candidatura entri nei dibattiti della politica cittadina, tutto qua”

Miccichè poi mette una punta di sarcasmo nelle sue dichiarazioni: “Gli auguro comunque un gran bene, è una brava persona e gode della mia stima”.