Buche non segnalate e voragini non riparate: le strade di Palermo sono sempre di più un’incognita per automobilisti e pedoni. L’ormai candidato sindaco renziano Davide Faraone ha paragonato i tratti viari del capoluogo siciliano a quelli di Beirut, palesandone l’increscioso stato vissuto da mesi.

Manutenzione stradale e viabilità, settori uniti da un problema che si sta espandendo a macchia d’olio, complice l’azione erosiva degli agenti atmosferici. All’interno dell Giunta Comunale, le deleghe in questione vengono gestite da due assessorati diversi. Quello ai Lavori Pubblici, guidato da Maria Prestigiacomo, e quello alla Mobilità, di competenza di Giusto Catania. Ma, ad oggi, nessuno dei due enti è riuscito a tamponare quella che ormai è diventata un’emergenza a tutti gli effetti.

Piano triennale e l’annualità 2021: Manutenzione stradale

Nell’impossibilità di portare a gara il bando per l’assegnazione dei servizi di manutenzione stradale, l’Amministrazione ha cercato di ricorrere ai ripari per lenire il problema rappresentato dalle buche. La Giunta Comunale ha infatti deciso di inserire tali servizi all’interno di uno specifico capitolo di spesa del piano triennale delle opere pubbliche 21-23. L’atto, adottato recentemente dall’Amministrazione, rappresenta una prosecuzione temporale del documento approvato in Consiglio Comunale il 25 novembre. Delibera passata dopo mesi di polemiche e di barricate da parte delle opposizioni, a causa della scomoda presenza della linea A del tram.

Voce poi cancellata dal piano da parte di Sala delle Lapidi, ma reinserata all’interno del nuovo atto, il che non lascia ben sperare sui tempi d’approvazione dell’atto. La manutenzione stradale è entrata così nel piano triennale 21-23. Progetto programmato attraverso uno specifico accordo quadro per un valore complessivo di 46 milioni di euro. Assegnazione quantomai necessaria, visto la continua formazione di crateri sulla sede stradale e di dissestamenti sui marciapiedi del capoluogo siciliano.

Un servizio, quello della manutenzione ordinaria, al momento scoperto. Le opere di rifacimento del manto stradale rientravano nel contratto di servizio sottoscritto fra il Comune di Palermo e l’azienda Rap. La Partecipata, guidata adesso da Girolamo Caruso, non aveva il personale sufficiente a coprire gli interventi. Così, in capo all’azienda, è rimasta soltanto la cura della manutenzione straordinaria. Oltre a Rap, sono gli operatori Amap a tappare alcune buche, soprattutto quelle create da malfunzionamenti della rete idrica e dai relativi lavori di aggiornamento della stessa. Ma ciò non basta a tamponare l’emergenza.

Buche a Palermo: il caso di via Lincoln

Le segnalazioni di buche e voragini all’interno del capoluogo siciliano non si contano più. Al fine di rappresentare il disagio vissuto da mesi da pedoni ed automobilisti, abbiamo scelto un caso limite. Rientra in questa dicitura il cratere che si è aperto in via Lincoln, nei pressi dell’Orto Botanico. Una breccia nell’asfalto profonda almeno 40 centimetri, che mette a serio rischio i mezzi che si trovano a transitare in zona. La buca, segnalata per mezzo di un cartello per terra, non è però transennata. Cosa che, proprio durante la nostra live, stava causando un incidente ad un auto che, per poco, rischiava di finire dentro al fosso.

Per fortuna, grazie all’urto con la segnaletica, l’automobilista si è accorto del pericolo ed ha svoltato, evitando così la buca. Ma sono tanti quelli che, in altre parti della città, ci hanno rimesso pezzi della propria autovettura a causa di voragini non segnalate o, peggio ancora, coperte dall’acqua piovana degli ultimi giorni. Sempre nella stessa area, all’ingresso del quartiere Kalsa, vi è un’altra buca che impedisce il corretto transito in zona, questa si sbarrata e segnalata. Una situazione che, alla lunga, diventerà sempre più insostenibile. Il Comune è quindi chiamato a dare una risposta, in attesa dell’approvazione del piano triennale.

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