Oltre 200 denunce in due anni rivolte al Comune di Palermo da cittadini cascati su qualche buca o avvallamento stradale. Sono questi i numeri forniti dagli uffici dell’Avvocatura Comunale in seguito ad un’interrogazione consiliare avente ad oggetto il numero di sinistri a cui i legali di Palazzo delle Aquile hanno dovuto far fronte negli ultimi due anni. Numeri impietosi e che definiscono bene quali siano gli effetti della mancata manutenzione stradale a cui è stato oggetto il capoluogo siciliano negli ultimi decenni.
Cadute causate da buche o avvallamenti: oltre 200 denunce in due anni
A porre il quesito ai legali dell’Amministrazione il gruppo consiliare del M5S, che ha chiesto di conoscere il numero esatto di denunce effettuate dai privati cittadini in seguito a cadute avvenute su marciapiedi o strade dissestate durante il transito pedonale, con bicicletta o motociclo. A rispondere è stato l’Avvocato Capo Vincenzo Criscuolo. “In riscontro alle denunce in oggetto , si comunica che le richieste risarcitorie pervenute presso l’avvocatura comunale relative a sinistri cagionati da insidie stradale sono 117 per le anno 2022 e 114 per l’anno 2023“.
Numeri che portano l’ammontare complessivo a 231 denunce in due anni. Uno sproposito di battaglie legali a cui gli avvocati del Comune di Palermo dovranno far fronte, al netto delle carenze di personale che affliggono, fra gli altri, anche questo ufficio. Critico il capogruppo pentastellato Antonino Randazzo. “Il risultato dell’assenza di manutenzione stradale di questi anni. Su iniziativa del Gruppo Territoriale Sud del Movimento 5 Stelle abbiamo chiesto il dettaglio delle vie dove si sono verificati questi sinistri al fine di verificare se nella nuova programmazione della manutenzione stradale prevista con l’accordo quadro sia inserita la manutenzione“.
Il piano del Comune di Palermo
Come è noto, l’Amministrazione Comunale ha recentemente varato un piano d’intervento per far fronte alla carenza di manutenzione stradale a cui è stata soggetta la città negli ultimi decenni. Oltre ai lavori di rifacimento della sede stradale effettuate con procedura di affidamento diretto (interventi sotto i 100.000 euro di costo), c’è poi un programma di opere più complesso e basato su una programmazione che coinvolge il piano triennale delle opere pubbliche. Due gli interventi in particolare citati nell’atto. Il primo, da circa 1,7 milioni di euro, riguarda il rifacimento del tappetino stradale dell’asse compreso fra via Francesco Crispi, via Imperatore Federico, piazza Leoni, viale del Fante, piazza De Gasperi, via Ausonia e via Belgio. L’altro invece, da poco meno di un milione di euro, interesserà l’intera via Libertà. Infine, circa 200.000 euro saranno destinati al rifacimento dei guard rail danneggiati dagli incidenti stradali.
All’interno dell’annualità 2023 del piano triennale è previsto infatti l’accordo quadro per gli otto lotti funzionali del servizio, uno per Circoscrizione. Procedura amministrativa che è nelle mani dell’Urega e per la quale si attende la relativa copertura finanziaria, per un totale complessivo da 46,3 milioni di euro. All’interno dell’annualità 2023, si colloca inoltre il primo stralcio di interventi per la manutenzione del ponte Oreto. Opera per la quale è previsto, all’interno del documento, un investimento iniziale da 2,4 milioni di euro. Risorse alle quali si aggiungono quelle recentemente stanziati nella delibera sui fondi ex Gescal, con 4,5 milioni di euro di opere che saranno realizzate nei quartieri Zen, Sperone e Borgo Nuovo.
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