Più fondi per ponte Oreto, sistema fognario di via Messina Marine e biblioteca comunale della Zisa, nonchè l’istituzione di due nuovi capitoli di spesa relativi al verde urbano e al restauro di sculture e beni artistici comunali. Grandi manovre in Giunta per rimodulare le risorse residuali dei fondi ex Cipe. Liquidità risalenti addirittura al 2009 e che vantavano un ammontare complessivo iniziale di circa 150 milioni di euro. Ritocchi che hanno permesso, a Palazzo delle Aquile, di riassegnare le risorse rimaste per un ammontare di circa 10 milioni di euro.

La rimodulazione dei fondi ex Cipe

Dei 150 milioni di euro sopracitati, circa 60 erano destinati al ripristino ambientale discarica di Bellolampo. I restanti 90 invece, sono stati indirizzati verso 14 interventi strategici, alcuni in corso di realizzazione, altri già ultimati e collaudati. Fra questi rientrano opere di edilizia scolastica, ristrutturazione su beni comunali (nei quali ci sono anche i lavori in corso su Palazzo delle Aquile), la realizzazione di infrastrutture territoriali (elenco nel quale rientrano i lavori sul sistema fognario di via Messina Marine, il ponte Oreto e la realizzazione del nuovo cimitero di Ciaculli, da finanziare con altre fonti economiche dopo la cancellazione dal piano triennale delle opere pubbliche 22-24), smaltimento rifiuti e viabilità.

Risorse che, negli anni passati, hanno subito varie rimodulazioni. Ultima, in ordine cronologico, quella voluta dalla Giunta di Roberto Lagalla, con la delibera 132 del 12 maggio 2023. Atto nel quale è stato statuito l’incremento di risorse per i lavori sul ponte Oreto. Una voce che passa dai precedenti 3,8 ai 6,2 milioni di euro. Somma che sarà necessaria a bilanciare l’aumento del costo dei materiali e a completare il pacchetto completo delle opere previste all’interno dell’accordo quadro sugli interventi, i quali dovrebbero iniziare quest’estate.

Più fondi anche per il restauro di due padiglioni della biblioteca comunale della Zisa, che passa da 3 a 4,3 milioni di euro. Altro voce che ha subito ritocchi al rialzo è quella sui lavori della fognatura di via Messina Marine, in particolare sul sistema separato dal fiume Oreto a piazza Sperone, nonchp all’impianto di sollevamento di Romagnolo. Capitolo di spesa che passa da 3,6 a 4,9 milioni di euro, in seguito alla richiesta del Capo Area Dario Di Gangi, mossa a marzo 2023 dopo che si era trovato un accordo con l’azienda appaltatrice dei lavori.

I nuovi interventi: la riqualificazione del verde urbano

Un pacchetto di risorse nel quale vengono poi introdotti invece nuovi interventi. Fra questi, i lavori di rigenerazione del verde urbano della città di Palermo (4,9 milioni di euro). Opere che, secondo il piano realizzato dagli uffici, prevede la “messa a dimora di nuovi alberi lungo alcune strade e aree verdi; la fornitura e posa di alberature e la rigenerazione di aree verdi con arbusti ed essenze aromatiche mediterranea; la rimozione e sostituzione delle alberature malate; potature; eliminazione dei ceppi”. Cronoprogramma che prevede il completamento della fase progettuale entro giugno 2023, con l’affidamento dei lavori ad ottobre 2023 e la chiusura del pacchetto di interventi entro settembre 2025. Un elenco in cui rientra anche la manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria del patrimonio scultoreo e dei beni artistici, per una cifra intorno ai 300.000 euro.

Una rimodulazione possibile grazie all’eliminazione dall’elenco di alcuni interventi precedentemente previsti, oggi sostenuti da altre tipologie di risorse. Cancellati invece gli interventi sulle infrastrutture per la raccolta differenziata e CCR (4 milioni recuperati tramite fondi PNRR e PON Metro), sull’illuminazione pubblica (4,8 milioni, sostituiti con risorse PON-Metro e PO-FESR) e sul potenziamento della flotta del sistema car sharing (quasi 1,4 milioni di euro). Voci che hanno trovato altre fonti di finanziamento e che quindi hanno potuto foraggiare altri interventi ritenuti urgenti e sopracitati.

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