Corsa a sindaco e alle regionali ad ostacoli nel Centrodestra. Scoppia la bufera dentro Forza Italia dopo l’indicazione di Francesco Cascio come candidato sindaco.

Gianfranco Miccichè nell’occhio del ciclone

A finire nell’occhio del ciclone è il coordinatore regionale Gianfranco Miccichè accusato di essere responsabile della spaccatura. per assurdo tutto nasce dalla scelta del candidato auspicata da Renato Schifani che aveva lanciato un “problema di trasparenza”. da un lato Miccichè risponde conl’indicazione di cascio già accennata all’inizio del percorso di scelta e poi accantonata per lasciare spazio ad altri candidati.

Un elemento di chiarezza, insieme all’indicazione della Lega dio Francesco Scoma, che adesso è al centro della sintesi che la coalizione dovrà tirare ma i due o tre mesi trascorsi hanno lasciato un segno secondo gli oppositori interni.

Il pomo della discordia

Forza Italia in Sicilia è spaccata davanti all’importante tavolo delle candidature per la presidenza della Regione, per i sindaci, e sulla gestione del partito. L’ultimo atto che dimostra le divisioni interne è la mancata partecipazione alla riunione di sabato sera all’Ars con la senatrice Licia Ronzulli, venuta a Palermo per fare il punto sulle prossime comunali e regionali, di “pezzi grossi” come gli assessori regionali Marco Falcone, Gaetano Armao e Marco Zambuto oltre a un drappello di deputati regionali.

Ad aprire il confronto è l’assessore regionale Marco Falcone

Viene, in poche parole, contestata la linea del coordinatore regionale Gianfranco Miccichè che viene definita “ondivaga” e che avrebbe provocato, nel tempo, la fuoriuscita di nomi di peso come Totò Lentini, Nino Minardo, Giuseppe Milazzo, del sindaco di Catania Salvo Pogliese, Marianna Caronia, Francesco Scoma, nomi che centellina tristemente l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone.

Dibattito sereno

“C’è un dibattito sereno anche se chiaro nel partito – dice – sulla ipotesi di ricandidatura a governatore di Nello Musumeci. Dopo 4 anni e 4 mesi di governo con Forza Italia, partito di maggioranza, non può che essere espresso un giudizio positivo sul governo. Il presidente della Regione viene invece attaccato ma per questioni interne a FI”. Per Falcone gli azzurri ” devono avere una posizione chiara nei confronti degli alleati non devono giocare posizioni di retroguardia in ragione di ruoli prefissati”.

Necessaria l’unità della coalizione

“E’ necessario – aggiunge – l’unità del centrodestra senza fughe in avanti e rivendicando la centralità del partito”. Centrodestra che finora, per la corsa a sindaco di Palermo, è spaccato: sono candidati per la Lega Francesco Scoma, per Fratelli d’Italia Carolina Varchi, per i Popolari e autonomisti Totò Lentini, e per Forza Italia, dopo la riunione di ieri, Francesco Cascio.

Bene Cascio candidato

“Cascio come candidato sindaco – prosegue – va benissimo. E’ stato portato dal presidente Renato Schifani in dissonanza con Miccichè. Fino a ieri il coordinatore regionale diceva che il candidato era Roberto Lagalla: non si possono avere posizioni altalenanti e non va messa a repentaglio la tenuta del centrodestra. Il partito va riorganizzato e necessita di collegialità e questo lo abbiamo detto al presidente Berlusconi”.

E sulla mancata partecipazione alla riunione di Forza Italia con Licia Ronzulli Falcone dice: “Non si fanno inviti alle 21 sulle chat o facendo chiamare dagli assistenti parlamentari. E’ un metodo inopportuno”.

Ronzulli a Palermo segnale di crescita e riconoscimento

Per il vice capogruppo Michele Mancuso “Finalmente il presidente Berlusconi ha dato un’impronta seria al partito nazionale, con un riconoscimento del ruolo e dei meriti di una classe dirigente, incluso il nostro coordinatore regionale Gianfranco Micciché. Ciò è testimoniato dalla presenza a Palazzo dei Normanni della bravissima senatrice Licia Ronzulli, che con diligenza e spirito di ascolto ha incontrato il gruppo azzurro all’Ars. Dispiace leggere di incontri nei giorni scorsi di presunte correnti”

Necessario rasserenare gli animi

Da Messina la coordinatrice azzurra Bernadette Grasso cerca di riportare serenità: “Forza Italia sin dalla sua nascita ha dimostrato di essere un partito aperto al confronto, offrendo a tutti i suoi iscritti la possibilità di esprimere la propria opinione, qualunque essa sia. Questo perché siamo un partito in cui il dialogo è alla base della pianificazione politica. È quello che è successo ieri, durante l’incontro a Palazzo dei Normanni, alla presenza del nostro coordinatore regionale, Gianfranco Micciché, dei tanti amministratori locali, della deputazione locale, nazionale e della senatrice Licia Ronzulli, responsabile nazionale per Forza Italia dei rapporti con gli alleati. Per le prossime scadenze elettorali in Sicilia, sotto la guida del nostro Coordinatore regionale, puntiamo a costruire un centrodestra unito, in cui ognuno faccia la propria parte”.

Fuoco di fila in difesa di Miccichè

Ma la difesa di Miccichè parte subito ricordando come la proposta di cascio partì proprio da Miccichè “Rimango sbigottito leggendo alcune dichiarazioni di esponenti del mio partito che rimproverano il nostro coordinatore regionale Gianfranco Miccichè di essersi macchiato di chissà quali crimini politici” scrive in una nota il commissario provinciale Luigi Vallone che aggiunge: “Ricordo a chi ha memoria corta che il gruppo di Forza Italia all’ARS è maggiore rispetto all’inizio della legislatura e a fronte di qualche uscita sono approdati nel partito in Sicilia numerosissimi amministratori locali, sindaci, assessori, consiglieri comunali e di circoscrizione. Amici che stanno sul territorio a contatto con gli elettori. Sono certo che senza la guida di Miccichè il partito sarebbe spostato decisamente a destra a fare da stampella ad altri partiti”.

Confronto ma senza pregiudizi

“Non c’è dubbio che serve un confronto, ma senza pregiudizi” dice Daniela Ternullo. “Un confronto onesto, che metta sul piatto della bilancia l’intero ciclo di questi ultimi anni. Le uscite e i rientri in politica sono sempre esistiti e Forza Italia non è esente da tale meccanismo democratico. Ciò però non sminuisce l’azione incisiva del nostro Commissario regionale, il quale ha svolto egregiamente il duplice ruolo di garante del Parlamento siciliano e di coordinatore del partito in Sicilia. Una gestione che ci ha permesso di ottenere risultati elettorali brillanti e soprattutto in discontinuità con quello che era il trend del partito nell’Isola prima della sua guida. Dunque, procediamo all’insegna del confronto – è giusto che ci sia – purché sia costruttivo, per un centrodestra unito e pronto alle prossime scadenze elettorali”.

Sostegno e fiducia a Miccichè

“Questo ormai periodico attacco strumentale a Miccichè – scrive in una nota il coordinatore regionale Salvatore Sparacino – è diventata, come già detto in altre occasioni, ormai monotona e fastidiosa, oltre ad essere controproducente per tutti perché danneggia il partito siciliano che grazie a Miccichè è risalito a numeri importanti dopo il tragico periodo delle percentuali dello zero virgola. Non è il momento – aggiunge – di riproporre polemiche sterili alla vigilia di importanti competizioni elettorali, ma in un momento così delicato e importante, occorre un forte e chiaro richiamo all’unità di tutti a cominciare da chi, dentro Forza Italia, ricopre importanti ruoli politici e di governo della Sicilia. Chiedere collegialità nelle decisioni e poi non presentarsi agli incontri di partito la dice lunga sulla bontà di queste tesi sostenute da qualcuno. I Seniores di Sicilia – conclude Sparacino – ribadiscono di sostenere convintamente e fortemente l’operato e l’impegno di Gianfranco Miccichè per rafforzare ulteriormente la crescita di Forza Italia in Sicilia”.

Il Capogruppo all’Ars Calderone

“Va bene il dialogo, purché sia costruttivo. Restiamo uniti, sotto la guida del nostro coordinatore regionale, Gianfranco Micciché e confermeremo gli ottimi risultati che il partito ha ottenuto nel recente passato. Puntiamo pertanto a costruire un centrodestra unito, che sia pronto per le prossime competizioni elettorali – sia a livello locale che regionale – e che soprattutto dia quelle risposte che i cittadini chiedono. Lo abbiamo ribadito ieri durante il vertice a Palazzo dei Normanni, alla presenza del presidente Miccichè, della senatrice Licia Ronzulli, responsabile nazionale per Forza Italia dei rapporti con gli alleati, oltre che ai tanti amministratori e deputati azzurri presenti” afferma il capogruppo di Forza Italia all’Ars, on. Tommaso Calderone.

Il Capogruppo a Palermo Tantillo

“Leggiamo con vivo rammarico di alcune polemiche all’interno del partito di Forza Italia che certamente non fanno bene a nessuno. Siamo in una fase molto delicata per il futuro politico della Sicilia e delle città di Palermo e Messina. Forza Italia è il primo partito del centrodestra e in questi ultimi anni è cresciuto molto. Il lavoro portato avanti dal coordinatore regionale Gianfranco Miccichè, dagli assessori, dai deputati regionali e dagli amministratori locali ha fatto raccogliere consensi e aggregazioni. Sabato si è tenuta una riunione alla presenza della Senatrice Ronzulli, durata oltre quattro ore, nella quale si sono discussi argomenti politici di interesse regionale e della città di Palermo. Dopo un ampio dibattito Forza Italia ha espresso, all’unanimità dei presenti, la candidatura di Francesco Cascio alla carica di Sindaco di Palermo da sottoporre agli alleati di centrodestra che da mesi hanno indicato un proprio nome. Riteniamo indispensabile, per l’unità del partito e per non disperdere quanto è stato costruito in questi anni, un dialogo unitario e costruttivo” dice Giulio Tantillo

Cascio candidato ideale

“Francesco Cascio è il profilo ideale del candidato sindaco di Palermo, per vincere le elezioni. Lo ha proposto alla senatrice Licia Ronzulli, durante la riunione di sabato, Gianfranco Miccichè, dopo avere fatto un lavoro di sintesi con i parlamentari regionali, nazionali, la classe dirigente palermitana e avere ascoltato le varie sensibilità del partito” dice Andrea Mineo, segretario cittadino di Forza Italia a Palermo e responsabile regionale del movimento giovanile.

“Cascio è un amministratore competente, con un corposo curriculum e un’esperienza trentennale nelle istituzioni – sottolinea Mineo -. Il suo nome è l’ennesima intuizione vincente di Miccichè, da proporre al tavolo della coalizione e va nella direzione auspicata da tutti noi, di un esponente del partito con un curriculum importante, in condizione di fare sintesi”.

“È vero – aggiunge il segretario azzurro – che il senatore Schifani aveva insistito perché il candidato della coalizione alle prossime amministrative fosse espressione di Forza Italia, ma ieri l’ex presidente del Senato è arrivato al tavolo con altri nomi, mai presi in considerazione perché poco popolari e sui quali non ci sarebbe mai stata la convergenza degli altri alleati della coalizione”.

“La riunione, convocata all’ultimo solo a causa dei tanti impegni di rilievo nazionale della vice presidente di FI – aggiunge – è stato un importante momento di confronto sul grande lavoro svolto durante questa legislatura e vi hanno partecipato parlamentari regionali, nazionali e amministratori locali: nel corso della discussione abbiamo potuto presentare alla senatrice Ronzulli un partito in salute, che conta 15 deputati regionali e mille amministratori locali”.

Forza Italia coesa

“Forza Italia è coesa, compatta e forte, grazie al lavoro che il nostro coordinatore Miccichè ha fatto in questi anni. Da sempre è un partito con diverse sensibilità, ma dire che non c’è collegialità è quantomeno ingeneroso e talvolta surreale. Perché Miccichè, mutuando il metodo di Berlusconi, ha sempre ascoltato tutti e trovato una sintesi: se il partito rappresenta la maggioranza relativa della coalizione di centrodestra lo si deve al lavoro di squadra ma soprattutto allo sforzo costante del nostro coordinatore regionale”.

“Negli anni c’è stato un importante ricambio della classe dirigente del partito: sono andati via solo i guastatori, i cambiacasacca, gente che lavorava solo per il proprio tornaconto. Al contrario, è entrata nel partito solo gente ci ha fatto crescere in quantità e soprattutto in qualità. Non è il momento delle polemiche, bisogna ritrovare l’unità”, ha concluso Mineo.

Lantieri Basta liti”

“Non amo le liti, anzi credo fermamente nel potere della mediazione e del confronto. Ecco perché sono certa che tutto rientrerà sui giusti binari, quelli che condurranno Forza Italia, il suo coordinatore regionale e tutto il centrodestra unito verso i traguardi delle prossime competizioni elettorali. Preciso insieme al nostro coordinatore regionale perché, tra le motivazioni che qualche anno fa mi hanno indotta ad aderire a Forza Italia, c’era la ferma guida di Gianfranco Miccichè il cui acume politico e lungimiranza non sono secondi a nessuno”. Lo afferma la deputata di Forza Italia all’Ars, Luisa Lantieri.

Miccichè: “Nessuna intenzione di lasciare”

“Non ho nessuna intenzione di dimettermi dalla carica di coordinatore regionale di Forza Italia” taglia corto Gianfranco Miccichè spegnendo le voci e puntando,,adesso, a riprendere in mano la situazione

 

 

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