La bufera in casa azzurra all’Ars non è ancora finita. Marco Falcone, assessore regionale e uno degli ‘ortodossi‘ ovvero i dissidenti della linea Miccichè, rincara la dose intervenendo a casa Minutella su Blogsicilia: “Contrasteremo chi vorrà avere rapporti con la sinistra, FI sta nel centrodestra come voluto da Berlusconi”

Non una faida ma differenza di vedute molto forti

“Non c’è una faida, ma una diversità di vedute molto forte. Noi siamo per non aver nessuna sindrome di inferiorità, nessuna soggezione, verso Pd e 5 stelle. Noi siamo per il centrodestra, Forza Italia è il centrodestra, e giochiamo in questa metà campo, senza giochetti e sotterfugi. Abbiamo governato la Regione per quattro anni e vogliamo adesso presentarci al giudizio degli elettori senza ambiguità. Per il resto ci vuole coerenza prima di tutto: se io gioco per cinque anni in una metà campo, devo continuare a restare là, non posso pensare di diventare lo zerbino di Pd e 5 stelle”.

L’aperta contestazione a Miccichè

“Alcune volte, purtroppo, ed è la cosa che contestiamo a Micciché, si fa in modo che Forza Italia smarrisca la sua identità. La nostra identità invece è chiaramente è indiscutibilmente di centrodestra, come ripete ogni giorno il presidente Berlusconi, da alleati di Fratelli d’Italia e Lega, senza se e senza ma. Quando abbiamo assistito a rapporti a geometria variabile con la sinistra, alla fine si sono avuti solo fallimenti. Chi vorrà riproporli, da noi sarà contestato e contrastato”.

Cascio candidato sindaco di Palermo

Per Falcone nell’avvicinarsi dell’ufficializzazione della candidatura di Francesco Cascio, non ci sono dubbi sulle scelte fatte e da fare a Palermo “Su Palermo la nostra proposta è Francesco Cascio, poi dobbiamo capire che la politica è fatta di momenti di confronto. Noi non abbiamo gettato il prof. Lagalla, per noi rappresenta una grande risorsa. Alla fine troveremo una sintesi”, ha aggiunto Falcone.

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