Sulla vicenda blocca nomine a firma del capogruppo Tommaso Calderone interviene Stefania Munafò rientrata tra le file di forza Italia e prossima candidata al consiglio comunale di Palermo “Appare poco generoso l’appello al ritiro della firma all’emendamento che diversamente porterebbe a ‘ripercussioni politiche’, peraltro non solo annunciate ma concretizzate con una sfiducia decisa in camera caritatis”.
“Disattese prerogative capogruppo”
Munafò continua: “I deputati hanno disatteso con questo gesto le prerogative di un capogruppo che a mio avviso intende salvaguardare la politica in un momento delicato di transizione che vede nei prossimi mesi l’elezione del presidente della regione e degli organi di governo. Ritengo che La preoccupazione di ‘alcuni’ premendo sull’acceleratore, sia legata all’incertezza di una riconferma degli organi di governo e che qualche deputato voglia mettere ai vertici della sanità siciliana persone a loro vicine iniziando una campagna elettorale impari e senza rispetto per un assetto futuro di una nuova maggioranza- L’emendamento infatti anticiperebbe di due mesi, ciò che è previsto notoriamente per Legge come semestre bianco, periodo nel quale non è consentito al Governo uscente di fare nomine (Cicero pro domo sua) identificando tali nomine quale vantaggio esclusivamente elettorale per un Governo in scadenza”.
“Blocca nomine garantisce continuità gestionale”
E si esprime sul “blocca nomine”: “La proroga prevista nell’emendamento proposto, trasformare gli attuali Direttori Generali, alla loro scadenza in Commissari Straordinari, permetterebbe una continuità gestionale nelle Aziende Sanitarie, limitando le attività amministrative dei Commissari all’esercizio corrente, affinché il nuovo Governo che verrà eletto dai Cittadini Siciliani abbia l’opportunità di nominare i nuovi Direttori Generali, programmandone, sia l’affidamento del nuovo Piano Sanitario previsto con il PNRR, sia l’assegnazione delle somme in arrivo per la Sicilia per la realizzazione di tali piani e per l’assunzione in pianta stabile nelle nuove Dotazioni Organiche semmai fare tutto di gran fretta”.
“Solidarietà a Calderone”
Munafò solidale con Calderone: “Esprimo pertanto piena solidarietà e condivisione sull’emendamento firmato dal capogruppo invitandolo ad andare avanti poiché il gioco di pochi non si dovrà riflettere sulla sanità regionale. Leggo inoltre che ‘L’emendamento, sostengono, è solo l’ultimo provvedimento assunto senza concordarlo all’interno del gruppo” non mi pare che si siano comportati in maniera diversa poiché non mi risulta che abbiano discusso di sfiducia con il coordinatore regionale!’”.
“Serve unità nel centrodestra”
“Invito i deputati a incontrarsi per ricompattare la maggioranza di centrodestra sui prossimi appuntamenti elettorali piuttosto che puntare a nomine che in questo momento non interessano a questa terra, chiarendo i loro dissensi all’interno del proprio gruppo parlamentare, senza dare spettacolo nei confronti delle altre forze politiche, ma soprattutto ai Cittadini che in questi atteggiamenti leggono soltanto la voglia di dissentire per rendersi attraenti ad altre forze politiche verso cui potere migrare”.
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