In merito agli arresti di questa mattina, che hanno interessato anche ex dirigenti della società di gestione dell’aeroporto di Palermo. La Gesap, durante questi anni, nell’avere dato la massima collaborazione agli investigatori sull’inchiesta in corso, dichiara che si costituirà parte civile nel processo, in quanto parte lesa, e chiederà il risarcimento dei danni subiti.

“I provvedimenti dell’autorità giudiziaria che hanno riguardato ex dipendenti della Gesap confermano la bontà dell’operato della nuova gestione della Società che in questi anni ha ricondotto a legalità, trasparenza ed efficienza l’aeroporto di Palermo affiancando una attività di rilancio che lo conferma motore di sviluppo nel territorio”. Lo ha detto Leoluca Orlando nella doppia veste di sindaco di Palermo e sindaco metropolitano preannunciando che entrambe le amministrazioni, società dell’aeroporto, si costituiranno parte civile nel provvedimento giudiziario.

Commenti anche da altri esponenti del mondo politico: “Gli arresti di oggi che hanno travolto la Gesap, la partecipata che gestisce l’aeroporto Falcone e Borsellino, è la prova provata che nella società è necessario colmare un deficit di trasparenza su appalti e bandi di gara, primo passo per episodi di corruzione e illegalità”. A dirlo è il parlamentare siciliano Riccardo Nuti, che torna sulla Gesap, dopo l’inchiesta riguardante gli appalti per il restyling dell’aeroporto.

“Nonostante i provvedimenti di arresto di oggi riguardino ex vertici della società – precisa ancora Nuti – urge ricordare che soltanto poche settimane fa la stessa Gesap era finita in un vortice di polemiche per l’appalto da 8,7 milioni per le pulizie all’interno dell’aeroporto finito alla Romeo Gestioni, salita agli onori della cronaca per l’inchiesta Consip”. Sulla vicenda Romeo-Gesap, peraltro, Nuti svela un particolare non di poco conto: “Immediatamente dopo la notizia, ho chiesto alla Gesap i documenti di gara. Anche se poi l’appalto è stato revocato, era indispensabile capire nel dettaglio cosa fosse successo. La società, dopo tre settimane, ha risposto che era tutto reperibile sul sito fornendone il link. Spiace constatare l’assenza di diversi verbali dell’aggiudicazione dell’appalto. Da qui la nostra nuova richiesta di avere tutti i documenti, nessuno escluso. Vedremo ora se la Gesap si dimostrerà collaborativa, come ci auspichiamo”.

“La vicenda Romeo e gli arresti di oggi – conclude Nuti – non possono che essere la testimonianza di un sistema che, se confermato dalle indagini, sarebbe inquietante, visto che parliamo di appalti e milioni di euro di soldi pubblici e di una vera e propria associazione a delinquere che garantiva l’attribuzione di incarichi a una cerchia ristretta di imprenditori e società. Sarebbe il caso, ora più che mai, che anche il sindaco Orlando chieda a gran voce maggiore trasparenza e controlli serrati e agisca di conseguenza. Ma a quanto pare il sindaco preferisce limitarsi a dichiarazioni di rito. In vista delle elezioni, il sindaco preferisce non alzare polveroni”.