Adam Darawsha, assessore con delega alle Culture, agli Spazi museali ed espositivi, alla Toponomastica, alla Partecipazione democratica e alle Consulte ha detto addio all’esecutivo. E l’annuncio arriva dal diretto interessato tramite poche righe in un tweet.

“Ieri – scrive – ho presentato al Sindaco le mie dimissioni da assessore alle culture del comune di Palermo. Ho cercato di dare il mio contributo a questa mia amata città. Ma oggi è tempo di girare pagina. Ringrazio tutti quelli che mi hanno accompagnato in questo percorso”.

La decisione di lasciare da parte dell’assessore segue le polemiche esplose sulla gestione delle attività culturali di Palermo dopo il lockdown. La polemica è rovente e inizia con i costi di affitto delle strutture comunali come il teatro di Verdura il cui prezzo è raddoppiato, ma va ben oltre e investe un po’ tutta la politica culturale di Palermo. Nei giorni scorsi l’assessore di origini palestinesi era stato anche al centro di attacchi e accuse di immobilismo provenienti dal mondo del teatro non solo palermitano.

Ma a far decidere l’assessore Darawsha per l’addio sembra siano stati gli scontri avvenuti nel chiuso delle stanze di giunta quando a polemizzare sarebbero stati anche un paio di colleghi assessori della giunta Orlando. Critiche che l’assessore di origine palestinese non ha più tollerato scegliendo la via delle dimissioni.

Il colpo di grazie sarebbe venuto da una discussione con il sindaco Orlando relativa alle gestione proprio dei mesi del lockdown quando l’assessore ha tenuto i contatti con il mondo della cultura e del teatro ma, secondo i colleghi di giunta, senza realmente cercare una strategia condivisa e non sarebbe riuscito a fare rete, ed a permettere agli artisti di non sentirsi abbandonati. Critiche che Darawsha respinge al mittente nonostante i progetti ancora in via di definizione. Ma sceglie di continuare a farlo dentro le stanze della giunta senza polemizzare apertamente anche se le sue dimissioni sono semplici da interpretare.

Ma il sindaco cerca di metterci una pezza  e “appreso delle dimissioni presentate dall’assessore Darawsha, lo ha invitato a rivedere tale decisione e comunque ad attendere per ogni determinazione la celebrazione delle iniziative del Festino e in onore di Santa Rosalia, alla cui preparazione ha significativamente contribuito”.