- Un piano per il turismo ma la categoria dei bus non ne fa parte
- Preoccupazione delle imprese dei bus turistici siciliani
- Chiesto un cambio di passo da parte della politica
“Bene le parole del Premier Draghi sul turismo, ma senza un vero piano rischiamo un grande flop”. Lo dice il presidente dell’associazione Bus Turistici Sicilia Maurizio Reginella secondo cui, nella conferenza stampa d’ieri “il Presidente del Consiglio ha toccato un tema centrale tornando nuovamente a parlare di turismo e di operatori che devo essere pronti a operare quando ci sarà il calo dei contagi”, senza fissare una vera e propria data anche se il ministro Massimo Garavaglia ha azzardato il 2 giugno come possibile giorno di apertura della stagione.
Preoccupazione degli operatori turistici
In queste ore si sta lavorando a un piano per il turismo ma la categoria dei bus non fa parte di quel comparto. E’ questo che lamentano i rappresentanti del settore. “In quella data saremo pronti? Sono tanti i dubbi che la mia categoria si pone – ha poi spiegato l’imprenditore -. Dopo un anno di pandemia non abbiamo più le forze e le risorse per poter affrontare qualsiasi tipo di spesa, la paura che più volte dicevamo di una possibile mancanza di risorse nel momento della ripartenza (perché utilizzate per coprire quelle spese e quelle tasse che ci sono state chieste ugualmente) oggi è diventato realtà, siamo nell’impossibilità di fare anche quel minimo di manutenzione meccanica ai bus in vista della stagione turistica”.
In attesa di un cambio di passo della politica
Secondo il presidente dell’associazione Bus Turistici quella di vedere atterrare tutta una serie di turisti nei vari aeroporti dell’Isola e “non avere neanche la possibilità di fare il pieno a un’auto o un bus per accompagnare i clienti nelle varie strutture ricettive non è poi una ipotesi così remota”. “In queste ore la trattativa è serrata – aggiunge Reginella – se entrassimo a far parte di quella categoria con tutta una serie di misure ad hoc, preparate per far vedere ai turisti stranieri che l’Italia è pronta ad accogliere chiunque, potremmo finalmente vedere un cambio di passo da parte della politica nei nostri confronti”.
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