Una preoccupazione su tutte, ‘quelli che hanno i beni miei ora se li godono loro’. E’ la sostanza di una intercettazione fatta in carcere nella quale il capo dei capi di Cosa Nostra, Totò Riina, parla con un altro detenuto. Una conferma dell’esistenza di un patrimonio segreto che gli inquirneti non hanno ancora trovato. Un patrimonio consistente secondo le parole del boss: ‘Se solo recuperassi un terzo sarei comunque ricco’.
E’ questo il nuovo fronte di indagine sulla famiglia Riina, la ricerca di un patrimonio nascosto, intestato a prestanome dei quali lo stesso Riina non si fidava poi molto ben sapendo che stava per morire.
A conoscere il segreto del tesoro nascosto potrebbe essere Salvo jr, Salvuccio come lo chiamano a Corleone. E proprio il suo ritorno a Corleone potrebbe essere la chiave per il recupero di quel patrimonio. Anche per questo nello scorso mese di ottobre la Procura ha prolungato di un anno il provvediment o he gli impedisce di venire a Corlone.
Secondo il provvedimento Salvo Riina jr ‘mantiene una grado di pericolosità sociale tale da doverlo tenere lontano dal Paese di Corleone’.
Attualmente Salvo Riina vive a Padova dove deve rientrare a casa entro le 20 e non può uscire prima delle 8, lavora in una comunità e fa volontariato. Sul lavoro i rapporti lo descrivono come impegnato e rispettoso ma su facebook si definisce scrittore e continua ad essere osannato da centinaia di fan della Riina family. A Corleone potrà venire insieme alla salma del padre per seguire la sepoltura grazie ad un permesso speciale ma poi non potrà trattenersi. Almeno fino ad ottobre del 2018.
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