“Il bando per 11 consiglieri parlamentari dell’Ars dovrebbe essere riscritto. Il requisito del limite massimo d’età, infatti, è anacronistico, discriminatorio e non in linea con le direttive dell’Unione europea”.

Lo scrive Alessandro Aricò, capogruppo di DiventeràBellissima, in una lettera inviata al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, sottolineando che “il limite di età per la partecipazione ai concorsi indetti da pubbliche amministrazioni è stato sancito come discriminatorio dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea con una sentenza del 13 novembre 2014 contro una legge del Principato delle Asturie, che imponeva di avere massimo 30 anni per accedere ai concorsi nella polizia locale”.

Il riferimento è, naturalmente, al primo di tre bandi annunciati dal Parlamento siciliano che torna ad assumere dopo anni.

Inoltre, Aricò aggiunge: “Il limite di età è pure del tutto irrazionale, stante l’attuale grave crisi occupazionale. Appare illogico, pertanto, precludere l’accesso ai concorsi agli aspiranti lavoratori appartenenti a talune fasce di età. In ossequio ai principi europei, pertanto, è assolutamente necessario rimuovere la discriminazione di natura anagrafica indicata nel bando per la copertura di 11 posti di consigliere parlamentare. Va concessa a tutti gli aspiranti candidati la possibilità di concorrere per un posto di lavoro secondo le capacità possedute indipendentemente dall’età anagrafica. Laddove sia necessario, si dovrebbe pure modificare il Regolamento dei Concorsi dell’Ars”.

Infine, Aricò chiede a Miccichè di eliminare dal bando anche il requisito del voto minimo di laurea, “che non necessariamente garantisce una effettiva preparazione e conoscenza delle materie oggetto del concorso”.