Oggi il presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana (Cga) ha emesso l’ordinanza n. 242/23 con la quale è stata rigettata la domanda di sospensione dell’efficacia della sentenza n. 3691/22 del Tribunale Amministrativo regionale di Palermo (Tar) – relativa al “Calendario Venatorio Regione Sicilia 2022/2023” – presentata da diverse Associazioni venatorie e sostenuta anche dall’assessorato regionale dell’Agricoltura.

Lo scorso anno il Tar, accogliendo in gran parte il ricorso di primo grado di Wwf Italia, Legambiente Sicilia, Lipu, Lndc Animal Protection, Enpa e Lac contro il calendario venatorio siciliano, aveva censurato il “piano di prelievo” col quale la Regione autorizzava in Sicilia la caccia alla tortora selvatica (Streptopelia turtur), specie a rischio a livello internazionale.

La proposta dell’assessorato

Il sistema escogitato dall’assessorato prevedeva che i cacciatori interessati avrebbero dovuto registrarsi (con SIPD e pec) su un portale telematico specifico; ogni giorno entro mezzanotte il cacciatore avrebbe dovuto comunicare al portale il numero di animali sparati; appena si fosse raggiunto il limite di 3.300 tortore abbattute in Sicilia, il sistema avrebbe inviato un sms a tutti i cacciatori registrati, determinando lo stop definitivo alla caccia di tale volatile migratorio.

La richiesta delle associazioni cacciatori

Poiché anche il Calendario venatorio dell’attuale stagione 2023/24 – pubblicato poche settimane fa – prevede un identico “piano di prelievo” per la caccia alla Tortora, le associazioni dei cacciatori avevano chiesto al Cga di sospendere la decisione del Tar, in modo da dare il via libera il prossimo 2 settembre alla nuova stagione di caccia alla Tortora.

Al Cga si sono costituite le associazioni ambientaliste e protezioniste – difese dagli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice – opponendosi a tale richiesta di sospensiva e ricordando il pregiudizio grave e irreparabile derivante dall’autorizzazione della caccia alla Tortora selvatica: per tutelare questa specie in grave declino, infatti, la Commissione UE, il Ministero dell’Ambiente e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) hanno adottato il ‘Piano di Gestione nazionale per la Tortora selvatica’, con una serie di misure di protezione che, però, la Regione non ha adeguatamente recepito.

Respinto il ricorso delle associazioni venatorie

Così il Cga, nell’ordinanza depositata oggi, ha respinto il ricorso delle associazioni venatorie, rilevando che l’interesse alla caccia non deve prevalere rispetto all’esigenza “della tutela dell’aviofauna” e richiamando la recente modifica dell’art. 9 della Costituzione  che “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”,  attribuendo “particolare rilevanza alle ragioni della tutela dell’ambiente ed un onere di “prudenza rafforzata” in capo al Legislatore ordinario ed all’amministrazione procedente; in particolare il riferimento all’ “interesse delle future generazioni” sembra al Collegio introdurre un obbligo di cautela nel procedere (con atto normativo primario o con atto amministrativo) in capo alla “presente generazione”, in un’ottica di salvaguardia del “bene ambiente” di incomparabile valore del quale non può non tenersi conto”.

La soddisfazione di Wwf Italia, Legambiente Sicilia e Lipu

Estremamente soddisfatte per il risultato, le Associazioni Wwf Italia, Legambiente Sicilia, e Lipu dichiarano: ancora una volta respinte le forzature di Regione e Associazioni venatorie e confermata la prevalenza del principio di non arrecare pregiudizio per la fauna selvatica quale patrimonio dello Stato.

Legale cacciatori “Non bloccato piano prelievo tortora”

“Non è vero che il Presidente del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana avrebbe bloccato il piano di prelievo della Tortora in Sicilia. Viceversa il contenuto dell’articolo riporta correttamente come sia stata respinta la domanda cautelare con la quale le concludenti Associazioni venatorie avevano chiesto la sospensiva della sentenza del TAR Palermo n. 3691/2022 relativa al Calendario venatorio 2022/2023. Nessun stop al prelievo della Tortora per la prossima stagione è stato quindi disposto dal Cga che viceversa proprio in quanto il nuovo calendario venatorio 2023/2024 non sia stato oggetto di impugnativa ha respinto la domanda per assenza di periculm imminente”. Lo dice l’avvocato Alfio Barbagallo che rappresenta le Associazioni L.c.s. Liberi Cacciatori Siciliani, A.n.ca. Associazione nazionale cacciatori, Italcaccia Sicilia e Sicilia nostra.

L’avvocato commentando le dichiarazioni delle associazioni ambientaliste dice: “Assolutamente errato è poi quanto riportato circa il fatto che la Regione non abbia adeguatamente recepito il Piano di gestione nazionale della tortora. Di vero, le disposizioni del calendario venatorio 2023/2024 previste per la caccia della tortora selvatica in Sicilia hanno ottenuto il parere favorevole di Ispra che ha ritenuto espressamente attuabile il prelievo della specie sin dal 2 settembre”.