Il governo Musumeci ha approvato le proposte di declaratoria per il riconoscimento dello stato di calamità in sette province dell’Isola colpite – tra il primo ottobre e il quattro novembre del 2018 – da eventi alluvionali che hanno provocato gravi danni al comparto agricolo.
Quelli più ingenti, in provincia di Siracusa: sono stati stimati in oltre 91 milioni per le produzioni di agrumi, olio e seminativi e in quasi 59 milioni per le strutture. A 41 milioni di euro ammontano, invece, quelli registrati nell’Ennese: in questo caso, saranno destinati esclusivamente a riparare i danni strutturali subiti dalle aziende. Di oltre 34 milioni il calcolo dei danni per il Messinese dove sono state soprattutto colpite le produzioni orticole, agrumicole e olivicole. A quasi 19 milioni e mezzo ammonta la stima in provincia di Ragusa: si tratta, in particolare, di ortive di pieno campo e in serra, agrumi, carrubeti, mandorleti e oliveti. Per il Palermitano il calcolo è di undici milioni e mezzo per i settori agrumicolo, viticolo, frutticolo e olivicolo e di quasi 23 milioni per i danni strutturali subiti dalle aziende. Per l’Agrigentino sono stati stimati complessivamente danni, per strutture e produzioni, per 35 milioni di euro. Per la provincia di Caltanissetta, infine, sono stati previsti indennizzi per un milione e duecentomila euro.
“Adesso – è l’appello dell’assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera – la palla passa al Ministero delle Politiche Agricole con l’auspicio che il governo nazionale, attraverso un adeguato impinguamento del fondo di solidarietà nazionale, possa consentire ai nostri imprenditori di vedersi risarciti, in tutto o in significativa parte, i danni subiti”.
Nei giorni scorsi, Palazzo d’Orleans aveva approvato la declaratoria per la provincia di Catania mentre quella per il Trapanese riceverà il via libera a breve.
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